La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS) inaugura la sua prima lettera informativa ufficiale, che porta il nome Epistola, che sarà pubblicata mensilmente e tratterà temi di attualità della Chiesa cattolica in Svizzera e altrove, nonché le attività dei membri della Conferenza dei vescovi svizzeri e delle sue numerose istituzioni e partner.
La scelta del titolo Epistola – parola latina che significa “lettera” – permette di designare facilmente una lettera informativa e di includere le tre lingue nazionali senza doverlo tradurre. Inoltre, la lingua latina esprime la nostra comunione con la Chiesa universale, per la quale il latino rimane una lingua viva e unificante.
Questa lettera informativa istituzionale della CVS è stata concepita in modo semplice, ma ricco, concentrandosi sugli elementi senza tempo che contribuiscono a formare l'identità cattolica. La croce, delicatamente integrata nel titolo-logo, è inserita in una calligrafia moderna e dinamica, che collega lo storico al contemporaneo, l'informazione alla spiritualità. Epistola si rivolge a tutti coloro che sono interessati a ciò che sta accadendo nella Chiesa cattolica dalla prospettiva della sua istituzione CVS, in maniera informativa, evangelica, accessibile e fonte di speranza.
Numerose rubriche permanenti coprono una varietà di argomenti: Edito (introduzione), Spiritus (parola spirituale). Cordis (azioni della CVS), Lumen (testimonianza), Actualis (attualità),Universum(riferimenti cristiani), Verbum (spiegazione di una parola o di un'espressione), Agenda.
Il primo numero di Epistola si apre sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato ed è dedicato, in buona parte, al tema della migrazione, con in particolare un'intervista a mons. Jean-Marie Lovey, vescovo responsabile per i migranti presso la CVS. Ci sono inoltre notizie d'attualità sul tema abusi ed in particolare sui sistemi di prevenzione, di sorveglianza, di formazione degli operatori pastorali, nonché di ascolto e di accoglienza delle persone colpite da abusi nelle rispettive diocesi. Fra gli argomenti, anche quelle della Festa federale di ringraziamento, penitenza e preghiera, che si celebra la terza domenica di settembre (quest'anno era il 15 settembre) in tutta la Svizzera, a eccezione del Cantone di Ginevra, che ha una propria festa.
Dopo più di vent’anni di silenzio, l’ex novizio dell’abbazia di Saint-Maurice, coinvolto in una relazione omosessuale con il canonico Roland Jaquenoud, ha raccontato la sua versione dei fatti in un’intervista concessa a Le Temps. La replica di Jaquenoud
Secondo un sondaggio commissionato dalla Chiesa cattolica a Zurigo ad una agenzia specializzata, un quarto dei cattolici locali ha pensato di lasciare la Chiesa. Il peso dello scandalo degli abusi e della loro copertura pesa insieme alla non condivisione di alcune posizioni etiche della Chiesa.
1,4 milioni di persone in Svizzera sono indigenti o a rischio povertà. Questo emerge dalle cifre pubblicate dall’Ufficio federale di statistica. Il 16,1% della popolazione non dispone di uno spazio di manovra finanziario per assorbire i crescenti costi di affitti e casse malati.