È il Cimitero Laurentino, in zona Castel di Decima a Roma, dove Papa Francesco, per la seconda volta dopo il 2018, ha scelto quest’anno di celebrare la Messa del 2 novembre per la commemorazione dei defunti.
Solo una preghiera silenziosa. Ma più eloquente di mille parole. Il Papa, che questa mattina, 2 novembre, si è recato al Cimitero Laurentino di Roma per la messa in suffragio di tutti i defunti, non ha pronunciato l'omelia, ma si è fermato, insieme con l'assemblea in alcuni minuti di silenzio orante e meditativo. Il silenzio, del resto, ha fatto anche da colonna sonora nell'altro momento significativo della visita al cimitero. Francesco, infatti, si è fermato in preghiera nell'area chiamata "Il giardino degli angeli", là dove sono sepolti i bambini non nati.
Un gesto che il Pontefice - il quale ha sempre avuto per l'aborto parole di condanna e di severo ammonimento per chi lo procura - aveva effettuato anche nella sua precedente visita in quello stesso cimitero, nel 2018.
In una delle monizioni durante la Messa il Papa ha detto: "La Chiesa ci invita a meditare sul mistero della morte alla luce della pasqua di Gesù Cristo, la comune preghiera sostenga il nostro cammino ed alimenti il desiderio della patria celeste". Il Pontefice ha infine benedetto le tombe aspergendole con l'acqua.
All'udienza generale, Francesco inaugura un nuovo ciclo di catechesi per il Giubileo, dal titolo “Gesù Cristo nostra speranza"
Il libro «Life, la mia storia nella storia» arriverà in versione cinematografica. Il Papa ringrazia definendo il cinema «una forma di poesia».
Come con il suo rappresentante in Ucraina, Francesco invia una lettera al nunzio nella Federazione russa per i mille giorni del conflitto. “La sofferenza degli innocenti è denuncia potente contro ogni forma di violenza”, afferma il Pontefice, incoraggiando “a rinnovati sforzi diplomatici per fermare la progressione del confitto”.