Dopo un acceso dibattito, la Conferenza centrale cattolica della Svizzera (RKZ) ha approvato il piano finanziario 2025-2028. All'ordine del giorno ci sono risparmi di 570.000 franchi svizzeri a partire dal 2027 sulle sovvenzioni alle organizzazioni ecclesiastiche nazionali e regionali.
In occasione della riunione plenaria tenutasi a Zugo il 21 e 22 marzo 2025, l'organo di finanziamento della Chiesa cattolica in Svizzera ha adottato una serie di misure di risparmio che riguardano le sovvenzioni ai vari organismi della Chiesa in Svizzera. Lo si apprende da un comunicato stampa pubblicato il 26 marzo. Di fronte all'aumento dei costi e alla diminuzione delle entrate, la RKZ ridurrà i contributi annuali del 6,25% a partire dal 2027.
Finora, 9,17 milioni di franchi dei 14 milioni di franchi di entrate sono stati destinati alle organizzazioni cofinanziate. Questo importo sarà ridotto di 570.000 franchi, passando a 8,6 milioni di franchi. Gli organi competenti della Conferenza dei vescovi svizzeri e della Conferenza centrale dovranno decidere dove risparmiare a partire dal 2027.
Attualmente la Conferenza centrale prevede un budget annuale di 1,3 milioni di franchi svizzeri per tutto il suo lavoro nel campo degli abusi sessuali. Il piano finanziario prevede che questi costi scendano a circa 0,8 milioni entro il 2028.
Il piano finanziario 2025-2028 della Conferenza centrale è stato discusso per la prima volta nell'estate del 2024. Le sfide erano, da un lato, i nuovi costi legati alle misure di prevenzione e intervento contro gli abusi sessuali e al fondo di risarcimento per le vittime e, dall'altro, il finanziamento congiunto del lavoro dei cappellani nei centri per richiedenti asilo della Confederazione. Sono state necessarie due tornate di consultazioni per decidere come gestire i costi aggiuntivi di 400.000 franchi.
Nonostante alcune spese aggiuntive, il bilancio annuale 2024 della Conferenza centrale si chiude con un'eccedenza di quasi 200.000 franchi. Questo risultato positivo è dovuto ai risparmi realizzati nelle operazioni e nei servizi, nonché all'avvio tardivo della nuova Commissione per la sinodalità.
L'Assemblea plenaria ha deciso di destinare questo surplus alla misura di prevenzione che prevede la valutazione psicologica di tutti i futuri operatori pastorali, attualmente in fase di avvio. Lo scopo di queste valutazioni è quello di verificare se queste persone hanno le qualità necessarie e di identificare i potenziali rischi nelle loro relazioni con gli altri. (cath.ch/com/mp/traduzione e adattamento redazionecatt)
Maurice Page/traduzione e adattamento redazionecatt
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