Lo scorso 13 giugno si è tenuto nell’aula Nuova del sinodo, in Vaticano, l’incontro con i moderatori delle associazioni internazionali di fedeli, dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità. Oltre 200 i rappresentanti. Il tema era “la sfida della sinodalità per la missione”, promosso dal dicastero dei laici, famiglia e vita. Il Card. Kevin Farrel ha dato inizio al convegno all’altare della Cattedra della basilica di San Pietro, dove il porporato ha presieduto l’Eucaristia che ha preceduto l’udienza pontificia e l’apertura dei lavori.
Il Santo Padre ha parlato di alcuni atteggiamenti, alcune “virtù sinodali”, che possiamo desumere dai tre annunci della Passione nel Vangelo di Marco (cfr 8,31; 9,31; 10,32-34): pensare secondo Dio, superare ogni chiusura e coltivare l’umiltà.
Primo: pensare secondo Dio. Dopo il primo annuncio della Passione, l’Evangelista ci riferisce che Pietro rimprovera Gesù. Proprio lui, che doveva essere di esempio e aiutare gli altri discepoli ad essere pienamente a servizio dell’opera del Maestro, si oppone ai piani di Dio, rifiutandone la passione e la morte. E Gesù gli dice: «Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini» (Mc 8,32).
Secondo: superare ogni chiusura. Dopo il secondo annuncio della Passione, Giovanni si oppone a un uomo che praticava un esorcismo nel nome di Gesù, ma non era della cerchia dei discepoli: «Volevamo impedirglielo – afferma – perché non ci seguiva!» (Mc 9,38). Gesù non approva questo suo atteggiamento e gli dice: «Chi non è contro di noi è per noi» (Mc 9,40); poi invita tutti gli Apostoli a vigilare piuttosto su sé stessi, per non essere occasione di scandalo per gli altri (cfr Mc 9,42-50).
Infine, terzo: coltivare l’umiltà. Dopo il terzo annuncio della Passione, Giacomo e Giovanni chiedono posti di onore accanto a Gesù, che invece risponde loro invitando tutti a considerare vera grandezza non l’essere servito, ma il servire, l’essere servitore di tutti, perché Lui stesso è venuto a fare così (cfr Mc 10,44-45).
La giornata è proseguita con due relazioni. La prima del prof. Rafael Luciani con il titolo “La missione come fine della sinodalità” e la seconda tenuta dalla Dott.ssa Elisa Lisiero inerente “la sinodalità e l’esperienza dei movimenti”. Il pomeriggio è proseguito con delle domande ai relatori e interventi liberi.
A questo incontro sono stati invitati anche due rappresentanti del Sistema internazionale delle Cellule parrocchiali di Evangelizzazione, nelle persone del presidente don Paul Fenech e del delegato Svizzero, don Gabriele Diener. È stata un’esperienza intensa che permette di toccare con mano la presenza di molteplici realtà missionarie di tutto il mondo raccolte a Roma per testimoniare il loro lavoro a favore dell’evangelizzazione.
Don Gabriele Diener
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