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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (30 aprile 2025)
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  • Le finestre d'Avvento nel Grigioni italiano

    Discreta ma molto attesa, ogni sera  una piccola lucina in più spunta  in quel di Roveredo, di Augio, Soazza,  Prada e molte altre località grigionesi:  stiamo parlando delle finestre  d’Avvento, diffuse anche oltre i  confini ticinesi e che vedono coinvolte  istituzioni, case di riposo, negozi  ma soprattutto case private. Nei  Grigioni la tradizione delle finestre  d’Avvento è molto sentita ed è vissuta  in tutta la sua portata: si tratta, anzitutto,  di dare alla popolazione un  motivo in più per aggregarsi, per conoscersi,  per restare gli uni gli altri  in contatto, condividendo il cammino  che porta al Natale con un tocco  di «umanità» in più. «Lo scopo»,  sottolinea Lara Zala, di Prada in  Val Poschiavo, è di «creare legami»,  senza contare che anche le singole  famiglie ne beneficiano: «L’idea è  che ci si ritrovi tutti assieme per decidere  come addobbare al meglio la  finestra; questo crea un senso di  unione». La regola d’oro, da qualche  anno, è di dare libero sfogo alla propria  creatività: «Un tempo proponevamo  un percorso tematico, le finestre  dovevano dunque essere addobbate  in un certo modo, adesso  invece sono le famiglie e soprattutto  i bambini a scegliere come fare».  A Roveredo, in modo analogo, oltre  60 bambini si sono trovati il 1. dicembre  in occasione dell’apertura  della prima finestra d’Avvento, decorata  dagli allievi iscritti a doposcuola  creativo ricreativo; su iniziativa  del Gruppo Genitori Scuole  Elementari di Roveredo si raduneranno  di nuovo il 16 dicembre, questa  volta alla Casa di Cura Immacolata,  per assistere all’apertura di  un’altra finestra dell’Avvento e per  continuare quanto hanno già iniziato  durante l’anno: la visita e il coinvolgimento  degli anziani nelle loro  attività. «Nelle settimane che precedono  l’Avvento – ci racconta Sabrina  Tognola, mamma di Roveredo e  membro del Gruppo genitori – i  bambini decorano le piccole lanterne  con le quali, agli inizi di dicembre,  prendono parte alla “lanternata”,  la tipica passeggiata che, passando  nel borgo di Roveredo, conduce  al grande albero di Natale in centro,  anch’esso decorato dai ragazzi». «I  bambini aspettano tanto questo  momento. Chiedono subito quando  lo si rifarà una seconda volta; per  noi, come genitori, è l’occasione di  distogliere un po’ lo sguardo dei ragazzi  dagli aspetti materiali del Natale;  attraverso la creatività gli diamo  un altro senso». A voler visitare  tutte le finestre d’Avvento il percorso  è lungo; per questo, ci spiega la signora  Tognola, i bambini spesso si  mettono d’accordo tra di loro per attraversare  assieme, nel giro di qualche  sera e anche privatamente, le  vie del paese, alla ricerca della finestra  più bella. (LQ) 

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