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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (17 agosto 2025)
CATT
  • Le Superiori generali unite in preghiera

    Monache e religiose di tutto il mondo chiedono di pregare per la pace

    L'Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG) invita il mondo a un atto collettivo di preghiera, discernimento e testimonianza, "affinché la pace non sia solo auspicata, ma anche costruita". Le suore propongono la data del 14 agosto 2025, "chiedendo l'intercessione della Madre di Dio, Nostra Signora della Pace, la cui festa celebriamo il 15 agosto".

    "In un mondo dilaniato dalla guerra e dalla disumanità – a Gaza, in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Ucraina, in Myanmar, ad Haiti e in tanti altri paesi devastati da conflitti visibili e invisibili – non possiamo rimanere spettatori silenziosi", hanno dichiarato le suore in una dichiarazione pubblicata il 6 agosto 2025 sul loro sito web.

    "Ogni giorno vediamo volti segnati dal dolore, vite spezzate, persone private di dignità e di pace, soprattutto donne e bambini", prosegue il messaggio.

    "Come donne di speranza, radicate nella fede e immerse nelle ferite del nostro tempo, sentiamo il profondo bisogno di alzare la voce e unire i cuori. Come donne di frontiera, camminando accanto a chi soffre, ascoltando il grido dei poveri e della terra, abbiamo la responsabilità di costruire comunione, proteggere la vita e invocare giustizia", afferma il messaggio.

    Un atto collettivo di preghiera

    Le Superiore Generali invitano quindi il mondo a unirsi in un atto collettivo di preghiera, discernimento e testimonianza, "affinché la pace non sia solo sperata, ma costruita". In particolare, propongono che il 14 agosto "sia vissuto come una giornata di digiuno e preghiera, chiedendo l'intercessione della Madre di Dio, Nostra Signora della Pace, la cui festa celebriamo il 15 agosto".

    Le Suore chiedono, in particolare, di incoraggiare momenti di preghiera e meditazione sulla Parola all'interno delle comunità, alla luce dell'attuale sofferenza mondiale, lasciandosi trasformare interiormente. Auspicano inoltre di instaurare un dialogo con le autorità civili ed ecclesiali per promuovere il disarmo e i diritti umani. Infine, le Superiore Generali chiedono sostegno per azioni concrete di solidarietà globale, anche attraverso reti di aiuto umanitario.

    Come donne veglianti nella notte, continuiamo a credere che anche nelle ore più buie possa ancora brillare una luce: la luce del Vangelo, della giustizia e della fraternità. Insieme, invochiamo il Dio della pace, affinché diventiamo strumenti del suo amore, e affidiamo questo cammino all'intercessione di Maria, nostra Madre della speranza”. Questa la preghiera a Maria, Regina della Pace che esse propongono:

    A Maria Regina della Pace

    Maria, Madre della Pace,
    in questo tempo ferito dalla guerra,
    ti affidiamo i popoli lacerati dall’odio,
    le famiglie divise, i cuori spezzati dalla violenza.

    Tu che hai custodito nel silenzio il dolore,
    insegnaci a vegliare, a non chiudere gli occhi,
    a restare accanto a chi soffre,
    a pregare anche quando le parole mancano.

     

    Dona al mondo la pace, Signore Gesù,
    non quella che si impone con la forza,
    ma quella che nasce dalla giustizia,
    dal perdono, dalla verità, dall’amore.

    Rendici strumenti della tua pace:
    mani che sollevano,
    voci che consolano,
    cuori che si aprono.

    Ti preghiamo per le donne e i bambini vittime dei conflitti,
    per i migranti in fuga, per chi è prigioniero della paura.
    Ti preghiamo per chi ha perso la speranza,
    e per chi continua a seminare odio.

    Fa’ che il nostro digiuno sia solidarietà,
    che la nostra preghiera diventi azione,
    che il nostro silenzio sia voce per chi non ha voce.

    Maria, Regina della Pace,
    intercedi per noi,
    perché in ogni angolo della terra
    torni a brillare la luce del Vangelo.

    Amen

    (cath.ch/traduzione e adattamento catt.ch)

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