La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), la Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ) e Azione Quaresimale creeranno, a partire dall'autunno 2024, un Servizio comune chiamato "Etica e società". L'obiettivo di questo nuovo Servizio è di rafforzare la voce della Chiesa cattolica in Svizzera su temi di etica sociale, bioetica ed etica ambientale.
Il Servizio "Etica e società" - presentato in un comunicato stampa congiunto - si pronuncerà su importanti questioni etiche e fornirà consulenza alle istituzioni e alle organizzazioni ecclesiastiche. Inoltre si occuperà di elaborare informazioni di base, rapporti per la presa di decisioni, dichiarazioni e prese di posizione sulle votazioni e sui referendum imminenti.
Il team del nuovo Servizio si dedicherà alla creazione di contatti a livello nazionale e internazionale e allo sviluppo di opportunità di dialogo ed eventi. Il Servizio sarà gestito a livello strategico da un comitato direttivo composto da rappresentanti delle tre organizzazioni sostenitrici e integrato dai presidenti delle commissioni "Bioetica" e "Giustizia e Pace". Il comitato direttivo si costituirà nel secondo trimestre del 2024 e definirà le future priorità tematiche.
Le organizzazioni sostenitrici e il Servizio desiderano rafforzare congiuntamente la propria presenza pubblica a livello etico-sociale attraverso pubblicazioni, pubbliche relazioni e programmi educativi. L'etica sociale contribuisce a costruire un mondo in cui la dignità umana, la libertà e il pianeta siano presi in considerazione, in quanto, identificando i contesti sociali, descrivendo le sfide e sollevando interrogativi, dà indicazioni su questioni di giustizia, responsabilità, sostenibilità, solidarietà e sussidiarietà.
La Chiesa nell’etica sociale
«L’etica sociale può dare un contributo importante nel mondo al rispetto della dignità umana, della libertà e dell’ambiente perché mette in luce i contesti sociali, descrive le sfide e solleva domande, risponde alle grosse questioni legate a giustizia, responsabilità, sostenibilità, solidarietà e sussidiarietà», termina il comunicato stampa diffuso dai vescovi svizzeri.
Sguardo interdisciplinare
Da un punto di vista strategico, il Servizio sarà gestito da un comitato direttivo composto da rappresentanti delle tre organizzazioni ombrello e dai presidenti delle Commissioni Bioetica e «Giustizia e Pace». «Pur mantenendo le specificità dei vari settori, vogliamo sviluppare l’interdisciplinarietà e avere una base operativa più solida», ha spiegato in intervista a cath.ch Davide Pesenti, Segretario della Conferenza dei vescovi svizzeri. Per il momento non sono ancora state discusse collaborazioni o partnership con il dipartimento della formazione di Caritas Svizzera, la piattaforma «Dignità e Sviluppo» o quella delle ONG per lo sviluppo «Alliance Sud». «Dobbiamo essere consapevoli che anche se le aspettative sono alte, le risorse rimangono limitate », conclude Pesenti.
Anche quest’anno il costo della vita in Svizzera è aumentato. Per le famiglie con risorse economiche limitate, tale incremento rappresenta una seria minaccia alla loro esistenza. Lo afferma Caritas Svizzera in un comunicato.
Anche bambini di Origlio/Ponte Capriasca tra i tre gruppi di altrettante regioni linguistiche accolti dalla Presidente del Consiglio Nazionale Maja Riniker.
Le proposte, al concorso indetto ogni anno dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, possono essere inoltrare fino al 15 gennaio.