Quattordici relazioni, sei lingue diverse, un unico tema: l’ascolto. Si articola così il lavoro dei Circoli minori sinodali, incentrato sulla prima parte dell’Instrumentum Laboris. A risaltare maggiormente è la necessità di una Chiesa empatica, in dialogo, che eviti l’autoreferenzialità, i pregiudizi, e punti piuttosto sulla credibilità della testimonianza. I giovani vanno valorizzati – dicono i Padri Sinodali – La loro partecipazione attiva alla vita ecclesiale va promossa e rilanciata, il loro impegno va messo a frutto in un’ottica di vera sinodalità, affinché siano protagonisti, con responsabilità, di processi, e non di singoli eventi. In tal modo, essi saranno evangelizzatori dei loro coetanei.
I giovani, “sismografo” della realtà
“Sismografo” della realtà, i giovani sono Chiesa, ribadisce il Sinodo: a loro, bisogna offrire con gioia ragioni per vivere e sperare, evitando moralismi e dimostrando che la vita è la risposta alla vocazione che Dio dà a ciascuno di noi: in fondo – afferma l’Aula del Sinodo - la vita è bella perché ha un senso. Anche perché i giovani sono in grado di prendere decisioni, sottolineano i Padri sinodali, ma bisogna aiutarli a prendere decisioni a lungo termine.
Il rischio della “demenza digitale”
I Circoli minori si soffermano, poi, sul tema della cultura digitale, parte ormai pervasiva nella vita dei giovani, ricca di luci, ma anche di ombre, quali l’aumento del senso di solitudine, il rischio di un atteggiamento compulsivo nei confronti della “cultura dello schermo”, di una “demenza digitale” che comporta incapacità di concentrazione e di comprensione di testi complessi, di una “migrazione virtuale” che trasporta i giovani in un mondo tutto loro, a volte frutto di invenzione. In tale contesto, la presenza della Chiesa è essenziale per accompagnare i ragazzi, insegnando loro che il web va usato, senza farsi usare. Da non dimenticare, però, anche i tanti giovani “non connessi” che spesso vivono in zone rurali prive di Internet.
Affrontare lo scandalo degli abusi
Altro tema esaminato dai 14 Circoli minori, quello degli abusi: scandalo che mina la credibilità della Chiesa, esso va affrontato in modo approfondito, riconquistando la fiducia dei fedeli, uno per uno, e senza dimenticare quanto già compiuto dalla Chiesa per contrastare e prevenire tale crimine ed evitare ulteriori, catastrofiche, mancanze. Sarà essenziale anche – afferma il Sinodo – aiutare i sopravvissuti agli abusi a trovare la via del perdono e della riconciliazione. I Circoli sottolineano poi il bisogno di una migliore articolazione della questione della sessualità, che va affrontata con limpidezza ed umanità, senza tralasciare il linguaggio teologico.
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