ActionAid esprime profonda preoccupazione per la sicurezza dei propri team umanitari nel nord-ovest della Siria, poiché “le ostilità in corso continuano a causare gravi danni a civili e operatori umanitari, interrompendo gravemente la risposta umanitaria”. L’organizzazione partner di ActionAid, Violet, che gestisce servizi di ambulanza d’emergenza ha subito danni a due dei suoi mezzi a causa di attacchi aerei, e uno dei suoi uffici a Idlib è stato colpito dai bombardamenti. Diversi paramedici di Violet sono rimasti feriti. Diversi membri dello staff hanno perso familiari, e molte delle loro abitazioni sono state distrutte dagli attacchi aerei.
“La violenza in corso continua a mettere seriamente a rischio la sicurezza dei nostri team, che stanno operando in condizioni estremamente pericolose, talvolta rispondendo a emergenze mediche nel mezzo di bombardamenti attivi – racconta Hisham Dirani, direttore di Violet -. Questa escalation, che avviene mentre la popolazione affronta un inverno gelido, ha portato a un aumento significativo degli sfollamenti dalla città di Idlib e dalle aree circostanti. Esortiamo le Nazioni Unite a fare di più per consentire l’ingresso degli aiuti da Gaziantep, poiché la risposta umanitaria dipende interamente dalle operazioni transfrontaliere”.
Nonostante le sfide, i team di emergenza di Violet continuano a mantenere attiva l’operatività. Stanno inoltre distribuendo cibo e altri beni essenziali alle famiglie sfollate dalla città di Idlih, molte delle quali sono state costrette a bivaccare all’aperto, lungo le strade o sotto gli alberi.
“Siamo estremamente preoccupati dalle notizie che giungono dai nostri partner secondo cui le squadre di ambulanze sono sotto attacco nel nord-ovest della Siria, e dall’impatto devastante della violenza sul loro personale e le loro famiglie – aggiunge Sudipta Kumar, direttore regionale di ActionAid per la Regione Araba -. Questi episodi sono completamente inaccettabili. Garantire la protezione dei civili e la sicurezza degli operatori umanitari è fondamentale”.
Fonte: Agensir
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Il messaggio lancia un appello per la liberazione “degli ostaggi, dei prigionieri, il ritorno dei senzatetto e degli sfollati, la cura dei malati e dei feriti, il ripristino delle proprietà sequestrate o minacciate e la ricostruzione di tutte le strutture civili che sono state danneggiate o distrutte”.
Oggi, 12 dicembre, è la sua festa. La testimonianza di quanto la purezza del cuore possa far fiorire nel mondo la bellezza.