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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (6 settembre 2025)
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  • Siria, card. Zenari: "Questa è l'ora di portare soccorso alla povera gente, oltre le divisioni". Aiuti anche dal Ticino

    La paura dei sopravvissuti, lo scenario di morte e devastazione che ormai in tutta la regione colpita dal sisma (cifre dell'8 febbraio 2023) pare abbia raggiunto i 9'500 morti, il dramma delle sanzioni che ostacolano gli aiuti. Poi, il grido disperato della gente: “Dopo le bombe, perché questo?”. Il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria, è arrivato ad Aleppo, colpita dal terribile sisma che ha devastato intere zone della Siria settentrionale e della Turchia sud-orientale.

    Il Papa: solidarietà per Turchia e Siria, non dimentichiamo l'Ucraina in guerra

    A fine udienza generale, Francesco lancia un appello per i due Paesi devastati dal terremoto ha causato quasi 9 mila morti e innumerevoli feriti: “Incoraggio tutti alla solidarietà per questi territori, in parte martoriati dalla guerra”. Un invito anche a pregare per i soccorritori, ostacolati da condizioni metereologiche avverse e gravi danni alle strade.

    Commozione, vicinanza, incoraggiamento, solidarietà. Sono i sentimenti che il Papa esprime dinanzi alla “devastante calamità” che ha colpito Turchia e Siria, il violento terremoto di magnitudo 7,8 di lunedì che ha ucciso almeno 9.500 persone e ne ha lasciato altre 380 mila senza casa nella sola Turchia. Dopo i due telegrammi ai nunzi dei rispettivi Paesi e dopo il tweet di ieri dall’account @Pontifex, Francesco esprime verbalmente la sua angoscia per questa gente che ha visto crollare dinanzi ai propri occhi case e città e morire i propri cari.

    Il mio pensiero va in questo momento alle popolazioni della Turchia e della Siria, duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità.

    Siria, Aleppo. AVAID con AVSI per i primi soccorsi

    “Palazzi crollati, almeno una quarantina, calcinacci e macerie ovunque, strade chiuse. E la dolorosa conta delle vittime che purtroppo sale." Così Filippo Agostino, che coordina per AVSI il progetto Ospedali Aperti in Siria, arrivato ieri ad Aleppo da Damasco per i soccorsi dopo il gravissimo terremoto della notte tra il 5 e 6 febbraio.
    Ospedali aperti, progetto operativo dal 2017 per cure gratuite alle persone indigenti provate da anni di guerra, sostenuto anche da AVAID e molti donatori svizzeri, ad Aleppo ha un avamposto nell'ospedale St. Louis, che, nonostante qualche piccolo danno, sta facendo fronte all'emergenza, curando i feriti.
    Questo è il punto di partenza delle operazioni di soccorso di AVSI che AVAID (cofondatore di AVSI), intende sostenere, appellandosi alla generosità di tutti.

    L'appello di suor Arcangela Orsetti dall'ospedale St. Louis di Aleppo, raccolto da AVSI.

    Donazioni 

    Donazioni on line QUI. Conto corrente bancario: IBAN: CH71 0483 5098 4761 5000 0 - causale "Emergenza terremoto Siria", intestato a AVAID - Corso Pestalozzi, 14 - 6900 Lugano

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