Intervista di Cristina Vonzun
Il vescovo Alain de Raemy è amministratore apostolico della diocesi di Lugano dal 10 ottobre 2022.Inizia a febbraio 2025 alla Facoltà di Teologia la formazione alla pastorale della salute promossa dalla Diocesi di Lugano per chi opera in ambito sanitario. Un progetto che sta riscontrando molto successo con un elevato numero di pre iscrizioni arrivate in pochi giorni. Ne parliamo con mons. Alain de Raemy, che si è interessato non poco alla realizzazione di questa formazione.
Mons. Alain, qual è la genesi di questo progetto?
Da quando sono arrivato in Ticino, ho sentito parlare diverse volte dell’esperienza vissuta durante la pandemia di COVID, in particolare all’Ospedale «La Carità» di Locarno e alla Clinica Moncucco di Lugano. Quell’esperienza ha messo in evidenza due aspetti: da una parte la necessità di poter e dover rispondere ai bisogni spirituali della persona umana quando viene presa a carico in una struttura sanitaria (comprese le Case anziani); dall’altra quanto siano salite le attese e le aspettative verso chi vuole svolgere questo servizio della più profonda umana vicinanza. Non solo nei confronti del paziente o dell’ospite, ma anche verso i familiari e il personale medico, logistico e amministrativo. Serve davvero una «professionalità» della vicinanza e della proposta spirituale, che tenga conto della complessità delle condizioni di cura e delle loro sfide etiche e psicologiche.
Il progetto di formazione nella pastorale sanitaria è stato elaborato con quali esigenze guardando al territorio?
Nel gruppo di lavoro che ha elaborato il progetto ho coinvolto diverse figure professionali: persone con esperienza medica, infermieristica e di cappellania in svariati ambiti della sanità in Ticino. Non va dimenticato che in tutte le strutture sanitarie valgono le medesime regole di deontologia professionale.
Come cappellano o volontario, bisogna poter essere a proprio agio nel servizio svolto ma anche riconosciuto ed integrato dai professionisti attivi sul posto.
A chi si rivolge la formazione?
Principalmente a chi già svolge un servizio di visita e di celebrazione in strutture sanitarie, sia esso un Cappellano, un Parroco, un Collaboratore parrocchiale o un laico volontario.
Nella diocesi di Losanna, Ginevra e Friborgo esiste una formazione di questo tipo. Qual è la caratteristica di questa esperienza?
In tutta la Svizzera, e non solo a Friborgo, vengono proposte formazioni specializzate e formazione permanenti, diverse a seconda delle strutture. Questo avviene sempre nel contesto dei rapporti tra Chiesa e Stato, che in Svizzera sono quasi di esclusiva competenza del Cantone; dunque grande diversità! Tuttavia, lo scorso 3 dicembre la Conferenza dei vescovi svizzeri è riuscita a costituire un ufficio di coordinamento ecumenico nazionale denominato «Pastorale in ambito sanitario» in collaborazione con la Chiesa evangelica riformata. Questo ufficio ha lo scopo di far sentire le esigenze del rispetto della coscienza, della spiritualità e della religione di ogni persona coinvolta in ambiente sanitario.
Anche in Ticino dovremo in qualche modo offrire una collaborazione con altre confessioni cristiane. La Chiesa evangelica riformata, per esempio, ha anche uno statuto ufficiale riconosciuto nel nostro Cantone.
Le persone che si formeranno in Ticino, riceveranno alla fine del percorso un Certificate of Studies rilasciato dalla FTL, affiliata alla USI. Questo certificato vuole far nascere una nuova figura professionale o si tratta di un percorso, per ora, di sola qualifica nel volontariato?
Non si tratta di far nascere una figura professionale, perché questo non è possibile e non è nemmeno lo scopo dell’iniziativa. L’obiettivo è quello di offrire una formazione che sia di aiuto alla comunità, nell’assunzione delle nostre responsabilità e della fiducia che ci viene accordata dal Cantone e da tutta la popolazione. Ringrazio di cuore la Facoltà di Teologia di Lugano, insieme a tutti i professionisti e i professori di tutto il panorama universitario ticinese che si sono messi a disposizione, senza dimenticare chi ci ha garantito l’indispensabile sostegno finanziario.
Il progetto formativo alla pastorale sanitaria promosso dalla Diocesi di Lugano è ampio e interdisciplinare, con una parte teorica ed una pratica. Esso garantisce una formazione al passo con i tempi e le diverse sfide di questa epoca (suicidio assistito, sedazione palliativa, sospensione della nutrizione/ idratazione, …). Le aree di studio sono: pastorale, spirituale, teologica, antropologica e bioetica, del prendersi cura sanitario; psico-relazionale. ll programma inizierà a febbraio 2025 e prevede ottanta unità didattiche da 45 minuti e quattro moduli completi. Alcune lezioni saranno trasmesse da remoto e potranno essere seguite online. È previsto un programma di tutoring da parte dei vari esperti del settore. Al termine del percorso, il partecipante otterrà un Certificate of Studies rilasciato dalla Facoltà di Teologia di Lugano (FTL), affiliata alla USI (Università della Svizzera Italiana). La durata del corso è di due semestri accademici; la tassa semestrale: CHF 200.-- . Le iscrizioni devono pervenire entro il 15 dicembre 2024.
Per informazioni: email a pastorale.sanitaria.ftl@usi.ch oppure contattare la FTL al numero 41 58 666 4555 entro il 15 dicembre. Docenti: Bernardi Zucca Ilaria, docente Senior DEASS SUPSI FC; Del Giorgio Paola, psicologa e psicoterapeuta; Di Marco Emanuele, docente FTL; Fusi-Schmidhauser Tanja, PD Dr.ssa MED primario CCPS EOC ; Gianella Daria, psicologa e psicoterapeuta; Jerumanis André-Marie, professore FTL; Monotti Rita, Dr.ssa MED EOC, già primario EOC; Pellicioli Linda, docente FTL; Pezzati Rita, psicologa e psicoterapeuta; Soloni Chiara, Dr.ssa MED CP, DS SCP, Ass. «Triangolo»; Zucchetti Luana, infermiera.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli