di Silvia Guggiari e Laura Quadri
Lunedì 1. settembre è in programma l’annuale assemblea del clero: un momento importante che da alcuni anni segna l’inizio all’anno pastorale, oltre ad essere occasione per i presbiteri di incontrarsi tra loro e con l’amministratore apostolico per dialogare su tematiche importanti e di attualità che riguardano il proprio ministero. Un evento pensato da un gruppo eterogeneo di presbiteri che si occupa di organizzare gli aggiornamenti del clero (non essendoci attualmente il vescovo non è presente in diocesi il Consiglio presbiterale che dovrebbe ricoprire tale incarico, ndr).
Nel 2022 l’appuntamento si è svolto a Lugano, nel 2024 a Bellinzona, nel 2025 sarà nel Locarnese, esattamente nella sala dei Congressi a Muralto: al centro della giornata, che è stata organizzata in collaborazione con l’UIRS (Ufficio Istruzione Religiosa Scolastica), sarà l’insegnamento dell’ora di religione a scuola. A presentarci questo evento diocesano, aperto a diaconi, presbiteri e laici, è don Emanuele Di Marco, direttore dell’UIRS.
«Negli ultimi anni la realtà della religione nelle scuole è cambiata rapidamente: da una dimensione parrocchiale, catechetica, legata al parroco si è giunti oggi ad un’esperienza culturale religiosa più ampia. Durante l’ora di religione si acquisiscono dei caratteri interpretativi per la realtà del nostro territorio, del nostro calendario, della nostra tradizione». È proprio per questi motivi che all’ora di religione si possono iscrivere tutti, credenti e non: «Gli argomenti affrontati non puntano alla conversione del cuore – spiega don Emanuele –, quello lo fa la catechesi ai sacramenti fatta nelle parrocchie e nei movimenti. La religione a scuola, sebbene confessionale, offre da parte sua degli strumenti culturali e religiosi universali che puntano alla conoscenza del dato religioso».
I numeri della scuola ticinese indicano che attualmente quella dell’ora di religione è un’esperienza viva: «Sono oltre diecimila gli iscritti in Ticino – senza contare i numerosi allievi che frequentano le scuole private di ispirazione cattolica –, affidati a 154 docenti di scuola elementare, 29 di scuola media, 10 di medio superiore e 8 di scuola speciale».
Per quanto riguarda la scuola elementare, nell’attuale convenzione sull’Insegnamento religioso scolastico la religione è affidata al parroco e proprio per questo motivo «è stata convocata un’assemblea di sacerdoti. Con una giornata di approfondimento, vogliamo sensibilizzare i sacerdoti sulla realtà contemporanea ticinese e sulla vita della scuola in continuo cambiamento: nuovi paradigmi pedagogici, strumenti didattici e presupposti di apprendimento modificati chiedono una revisione dell’insegnamento religioso».
La giornata, alla quale parteciperà mons. Alain de Raemy, si svilupperà in due momenti: la mattina con l’intervento di diversi relatori responsabili di vari settori della scuola e professionisti del mondo formativo ed educativo si parlerà della realtà dell’insegnamento religioso in Ticino; il pomeriggio con la divisione dei partecipanti su diversi gruppi tematici si avrà modo di riflettere sulle diverse prospettive. La giornata si concluderà alle 17.30, presso il Santuario della Madonna del Sasso e con la Celebrazione eucaristica animata dal coro diocesano.
La voce di un docente di Scuola media
L’ora di religione può apportare molto anche alle altre materie. A dirlo è anche Alberto Palese, Caposezione aggiunto della Sezione cantonale dell’insegnamento medio, che interverrà al Convegno nella sessione mattutina con Tiziana Zaninelli, direttrice della Sezione proprio sul tema della religione nella Scuola media.
«Negli ultimi tempi la collaborazione tra UIRS e la nostra Sezione si è rafforzata realizzando un dialogo costruttivo e regolare. Anche il lavoro attuato dal Cantone attorno alla redazione prima e poi alla revisione del piano di studio della scuola dell’obbligo – sottolinea Palese – ha permesso di approfondire il ruolo dell’insegnamento della religione nella scuola pubblica e della sua interazione e integrazione all’interno dell’esperienza di apprendimento. È a tal proposito importante evidenziare l’introduzione in quarta media del corso di storia delle religioni con frequenza obbligatoria per tutti gli allievi. Dove l’insegnamento della religione viene condotto in dialogo con le altre discipline e applicando le indicazioni del piano di studio, può portare un importante apporto culturale ».
E sul lavoro svolto dall’UIRS attualmente, nota come l’Ufficio stia «lavorando per migliorare e accrescere l’offerta formativa. Il valore culturale e dell’insegnamento religioso è alto e quindi riteniamo importante l’investimento nel mantenimento e miglioramento dell’offerta in modo che sempre più alunni possano apprezzare il potenziale di questa materia». L’auspicio dunque «è quello di continuare e rafforzare la collaborazione con l’UIRS per migliorare costantemente il livello dell’insegnamento e favorire un apporto positivo alla formazione globale degli allievi e al dibattito all’interno delle nostre scuole».
Docenti IRS: tre date da segnare in agenda
Per info ed iscrizioni alla Giornata del 1. settembre a Muralto scrivere a cancelleria.lugano@catt.ch. Per i docenti laici IRS sono inoltre in programma altri due importanti appuntamenti: la formazione il 6 settembre, dalle 9 alle 11, presso il centro pastorale San Giuseppe di Lugano, e il Giubileo dei catechisti il pomeriggio di mercoledì 17 settembre all’Oratorio di Lugano.