Dopo mesi di gravi restrizioni agli aiuti umanitari, il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza consente finalmente ai partner locali di Caritas Svizzera di far arrivare nuovamente beni essenziali alla popolazione. L’organizzazione aumenta ora gli aiuti di emergenza di ulteriori 150mila franchi.
Riaprono i corridoi umanitari
Con la tregua, i primi camion carichi di generi di prima necessità hanno potuto entrare nella Striscia. Tra i materiali distribuiti figurano 10mila confezioni di alimenti per bambini. “Questo sostegno è urgentemente necessario”, afferma Caritas Svizzera, ricordando che la situazione umanitaria resta drammatica: neonati e bambini soffrono di denutrizione, i rifugi sono sovraffollati e le infrastrutture distrutte. “Il cessate il fuoco porta speranza, ma non rappresenta ancora una soluzione duratura”, dichiara Peter Lack, direttore di Caritas Svizzera, chiedendo consegne di aiuti continue e senza restrizioni.
Appello alla solidarietà e al Consiglio federale
Le organizzazioni partner di Caritas Svizzera dispongono di magazzini pieni in Egitto e Giordania e stanno ampliando le capacità logistiche nella Striscia di Gaza. Gli aiuti includono pacchi alimentari, acqua, tende e sostegno medico in cinque centri di assistenza.
Caritas Svizzera lancia un appello alle donazioni e sollecita il Consiglio federale ad aumentare in modo significativo il contributo umanitario: dopo i versamenti del 2024 e 2025, chiede altri 10 milioni di franchi per rispondere ai bisogni urgenti della popolazione civile.
fonte: agensir/catt.ch