«Siamo stati molto contenti di essere potuti tornare in presenza nelle parrocchie», ci racconta Daria Lepori di Azione Quaresimale, al termine della Campagna ecumenica del periodo quaresimale. «Sono state otto le presentazioni che abbiamo proposto nelle parrocchie, poco meno della metà di quelle che solitamente si facevano nel periodo pre-pandemia. Inoltre, sappiamo che ci sono state parrocchie che sono tornate a proporre pranzi o cene povere senza il nostro intervento. E anche in versione ibrida, nel senso che hanno offerto, per le persone che non se la sentivano di partecipare in presenza, anche la possibilità di asporto. Una parrocchia ci ha chiesto di preparare una presentazione commentata che hanno poi utilizzato in modo indipendente: una modalità del genere prima della pandemia non era immaginabile».
La Campagna ecumenica si è ripresa, almeno in parte, i suoi spazi e per questo si respira soddisfazione nell’organizzazione di cooperazione internazionale Azione Quaresimale. «Durante le presentazioni ho visto persone molte attente e interessate a capire il nesso fra il nostro sovraconsumo di energia e il mutamento climatico, curiose di sapere cosa possiamo fare noi, quali sono i gesti virtuosi per contribuire in modo costruttivo a migliorare la situazione», ci confida Daria Lepori. «Le persone oggi sanno di cosa stiamo parlando. Mi ricordo una decina d’anni fa, nelle prime campagne legate al mutamento climatico, bisognava spiegare molto di più per far capire che si stava parlando di qualcosa di concreto. Eravamo di fronte ad una più forte messa in discussione dei campanelli d’allarme. Ora il grado di coscienza è più alto e i segnali più evidenti. Ad esempio, il prezzo dell’energia che sale fa riflettere anche sulle nostre scelte a livello energetico», rivela la responsabile in Ticino per la sensibilizzazione di Azione Quaresimale.
Quest’anno è stata riproposta, nella sua versione tradizionale, anche la Giornata delle rose, che si è svolta sabato 26 marzo in una decina di postazioni sparse su tutto il Ticino. «Tra le molte offerte e appelli che ci sono sul territorio, vendere le rose è una sfida. Bisogna anche dire che in queste occasioni ciò che è bello e si porta a casa è soprattutto la possibilità di sensibilizzare sul tema, presentare il nostro lavoro e i nostri progetti», sottolinea Daria Lepori.
Il tema della giustizia climatica sarà ancora al centro della Campagna ecumenica del prossimo anno.
Katia Guerra