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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (3 dicembre 2025)
  • Da sinistra: Mons. de Raemy, amministratore apostolico della diocesi di Lugano in studio a Strada Regina, con Francesco Muratori, conduttore della trasmissione

    Dal Consiglio del pubblico l'apprezzamento per le trasmissioni religiose alla RSI

    E’ stato reso noto il rapporto del Consiglio del pubblico della RSI (CORSI) per la produzione radiotelevisiva in partenariato con la Chiesa cattolica e quella Riformata nella Svizzera italiana. Un rapporto di grande apprezzamento per la qualità della produzione delle redazioni televisiva cattolica di Strada Regina guidata da Francesco Muratori, per quella riformata di Segni dei tempi e per la trasmissione radiofonica ecumenica “Chiese in diretta”, la cui redazione cattolica è guidata da Chiara Gerosa. Il produttore di queste trasmissioni è Bruno Boccaletti. Il monitoraggio condotto dalla CORSI si è concentrato sui due settimanali televisivi Strada Regina e Segni dei tempi.

    Programmi dalla qualità “ineccepibile”

    Nel rapporto si legge che “La qualità dei due programmi è ineccepibile: entrambi affrontano, con approcci e in ottica diversa, temi presenti nel dibattito pubblico; si affidano a ospiti con competenze specifiche per riflettere sulle singole fedi; propongono chiavi di lettura che testimoniano un’apertura al dialogo, in grado di superare le appartenenze religiose o ideali individuali. Un parterre che si confronta sui contenuti e le declinazioni quotidiane della fede per offrire punto di vista attenti e meditati, basati sulla ricerca, sulla riflessione, sull’esperienza; voci, immagini, testimonianze che riflettono una pluralità di approcci anche, piace sottolinearlo, da una prospettiva femminile”.

    Strada Regina

    “Strada Regina - si legge nella valutazione finale - si presenta come una trasmissione solida e coerente nella propria sobrietà, in grado di far riflettere su temi all’incrocio tra spiritualità, attualità e umanità. La sua linea editoriale è chiara e ben definita e la sua longevità in palinsesto è un’implicita conferma del valore di questa rubrica che non costituisce un ghetto, ma porta la dimensione religiosa al centro delle vicende quotidiane. Anche se il ritmo narrativo potrebbe talvolta sembrare eccessivamente lento a un pubblico ormai assuefatto alla velocità, questi tempi lunghi permettono quel minimo di riflessione e di approfondimento – anche emotivo – che taluni argomenti/situazioni richiedono. La trasmissione si distingue per coerenza, umanità e sensibilità offrendo uno spazio prezioso nel panorama televisivo svizzero a chi cerca senso, dialogo e profondità. I contenuti proposti sono generalmente interessanti e toccano temi di attualità mondiale, svizzera o regionale. Lo sguardo supera le frontiere fisiche e linguistiche e la proposta è varia e apre le porte verso realtà culturali, politiche, sociali, religiose. Strada Regina risulta più radicata nella dimensione del cattolicesimo, che rappresenta il punto di partenza e il contesto di riferimento dominante. Pur mantenendo questo ancoraggio religioso, i singoli servizi affrontano temi trasversali e universali come la violenza, le vocazioni, la fragilità umana, il valore dell’impegno civile, cercando così di parlare a un pubblico più ampio, al di là dell’appartenenza confessionale di riferimento”.

    Nel rapporto vengono infine pure elencati e lodati il contenuto e la forma della trasmissione e la sua conduzione. “Gli aspetti strettamente religiosi - si legge - affiorano in trasparenza, ma al centro delle singole puntate vi sono valori, temi, problemi, persone e personalità della nostra società trattati con concretezza, descrivendo situazioni ben precise, contestualizzandole e adottando quasi sempre un linguaggio largamente comprensibile”. Anche il conduttore Francesco Muratori, subentrato a don Molinaro nel 2021 viene presentato come “attento e rispettoso, conduce le interviste tenendo alta l’attenzione del telespettatore per l’intera puntata. Egli guida il racconto con chiarezza, lasciando spazio alla riflessione. Il tono che adotta risulta coerente con i contenuti della trasmissione, contribuendo a creare un clima di apertura e profondità”. Dalle riprese e montaggio di Mauro Triani alla conduzione di Francesco Muratori e ai servizi esterni di Gioele Anni il prodotto risulta quindi essere molto apprezzato dal Consiglio del pubblico della RSI.

    Cos'è il Consiglio del pubblico della RSI?

    Il Consiglio del pubblico rappresenta più da vicino gli utenti della RSI e ha un compito di analisi e critica dei prodotti diffusi. Mantiene i contatti con i responsabili di programma e può sottoporre le proprie questioni al Consiglio regionale e al Comitato del Consiglio regionale. È tenuto a presentare un rapporto annuale all’Assemblea dei soci ma gode di autonomia di pubblicazione per le sue valutazioni e indagini.

    Ogni anno il Consiglio del pubblico monitora alcuni programmi redigendo altrettanti rapporti. Ne discute con la RSI e successivamente li pubblica per condividerli con i soci CORSI e con la società civile e contribuire così anche ad animare il dibattito pubblico sulla qualità dell’offerta, oltre che a rendere conto con trasparenza del proprio operato.

    I rapporti dei monitoraggi svolti dal Consiglio del pubblico sui programmi della RSI vengono regolarmente pubblicati. Vai al sito della Corsi con i rapporti

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