di Silvia Guggiari
Da Mendrisio a Locarno, passando per Lugano, Bellinzona, Cadro e Minusio… gli oratori delle parrocchie in queste settimane sono pieni di vita grazie ai Grest che, con il servizio prezioso e indispensabile degli animatori, rappresentano una valida proposta per le giornate estive rivolta a bambini e ragazzi. Il tema 2024, che abbiamo già avuto modo di presentare su queste pagine, è «Via Vai – Mi indicherai il sentiero della via»: come ogni anno viene proposto un inno legato ad esso che in Ticino viene scelto in maniera autonoma da ogni parrocchia. Tra quelli utilizzati vi è anche quello prodotto dalla Pastorale Giovanile della Diocesi di Como e scritto da Federico Colombo, cantautore e voce dei "Carisma", gruppo di musica cristiana contemporanea. Una dozzina gli inni che, a partire dal lontano 1999, portano la sua firma: «Quello che faccio per il Grest – racconta Colombo – è semplicemente un servizio che inizialmente svolgevo come animatore e oggi come papà per la Pastorale Giovanile, per i miei figli e per tutti i bambini che frequentano i nostri oratori. Il brano nasce come un prodotto della diocesi di Como ma, complice la tecnologia con You Tube, Spotify, Instagram…, negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più fino ad arrivare al sud dell’Italia ma anche in Ticino e nel Canton Grigioni. Una dimostrazione di quanto la musica sia liquida e ha la possibilità di arrivare dappertutto». Per il secondo anno consecutivo ad accompagnare la voce di Federico vi è anche quella di suo figlio Emanuele, «per lui è come un gioco, ma per me è come un passaggio di testimone importante », confida il cantautore.
Ma come nasce l’inno? «La programmazione e la scelta del tema inizia già ad ottobre; quindi, verso fine autunno, la Pastorale Giovanile mi contatta per comunicarmi lo slogan – “Via vai” – e il tema – il “cammino della vita” – e alcune linee guida de seguire per la stesura del brano. Così, mentre nelle nostre case ci si prepara a vivere il Natale, io penso già all’estate e lavoro su come mettere in musica il tema proposto, attingendo anche alle Sacre Scritture. Quando testo e musica sono terminati, mi reco in studio per una pre-registrazione da presentare agli operatori di pastorale giovanile. Quando sembra tutto a posto, entriamo in sala di incisione da Filadelfo Castro, storico produttore e arrangiatore dei Carisma, e costruiamo l’inno definitivo, con il video e i gesti, che poi verrà diffuso dalla primavera».
Di cosa parla l’inno 2024? «Il mio pensiero è partito dal fatto che noi di Gesù conosciamo solamente gli ultimi tre anni di vita; mi sono chiesto quanta gente avrà incontrato e quanta strada avrà fatto nei 30 anni precedenti di cui non abbiamo tracce ufficiali, se non qualcosa nei Vangeli apocrifi. Il senso del “Via vai” io l’ho interpretato così: “c’è chi va e chi arriva, chi ama e chi si fida degli altri”, come dice il ritornello. E poi il pensiero è che siamo tutti in cammino, ciascuno nella sua vita, i nostri figli a scuola, noi nel mondo del lavoro… è un “via vai” continuo. E anche se quello che vediamo intorno a noi sono persone sempre più piegate sui cellulari, ciò che conta ancora oggi è relazionarsi con gli altri, guardarsi negli occhi, tornare alla relazione reale e non virtuale. La seconda parte del ritornello insiste sul “Suo” via vai, giocando sul fatto che Lui è “Via, Verità e Vita” e che quindi sulla sua via ogni cristiano è chiamato ad incamminarsi. Il fulcro di tutto ruota intorno al cammino di ciascuno di noi che se lo vogliamo coincide con quello che ci indica Gesù».
Su You Tube (https://youtu.be/lWrySl6Dr04?si=69336l3RPZ4paSj8), il video dell’inno conta già più di 120 mila visualizzazioni: «Mi piace vedere – conclude Federico Colombo – come le parole e la musica che trasmettono le nostre radici si diffondono nei vari Grest; sono sempre stato convinto che sia possibile anche con la musica leggera avvicinare i giovani alla figura di Gesù».
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)