di Silvia Guggiari
Da ormai 12 anni, in Ticino «estate» fa rima con Grest. La scuola è finita da poco e in mezzo alle tante offerte estive per bambini e ragazzi sono già iniziate le prime colonie diurne nelle parrocchie. Una decina le comunità coinvolte in tutta la diocesi che nel corso delle settimane estive offriranno ai bambini e alle loro famiglie una valida proposta educativa, come ci racconta Roberto Ghiazza, del gruppo di lavoro Grest Ticino: «Questa settimana sono già partiti i Grest di Bellinzona e di Cadro. Poi seguiranno i Grest di Lugano, Locarno, Minusio, Cureglia, Gordola e Castelrotto, fino agli ultimi di Massagno – una novità di quest’anno – e Ascona. Sono circa 2000 i bambini e i ragazzi che scelgono di partecipare alle proposte di Grest».
Il tema e la storia
Come ogni anno un tema e una storia accompagneranno le giornate di attività: «Toc toc – spiega Ghiazza – è il tema in continuità con quello dell’anno scorso e in riferimento al Giubileo: si riferisce al bussare alla porta. Il Giubileo è l’occasione di fare festa ma anche di fermarsi per guardare indietro la tradizione e riflettere su dove siamo e chi siamo. In questo tempo di grazia c’è la possibilità di entrare attraverso la soglia della porta che è sempre aperta in segno di accoglienza».
Il tema verrà sviluppato anche attraverso la narrazione della storia tratta dal testo delle «Cronache di Narnia»: «le vicende di Narnia, del leone, della strega e dell’armadio verranno utilizzate dai singoli Grest, narrate e messe in scena per trasmettere ai bambini alcuni aspetti legati alla tematica principale di Toc toc».
L’organizzazione
La proposta estiva iniziata questa settimana a Bellinzona e che terminerà a fine agosto ad Ascona e Massagno richiede un grande lavoro di organizzazione lungo il corso dell’anno e che racchiude la scelta del tema e la stesura dei sussidi, la formazione degli animatori, le attività da proporre. Per questi aspetti, per 12 anni è stata attiva l’Associazione Grest Ticino, della quale Ghiazza era presidente; negli ultimi anni è stato formato un gruppo di lavoro all’interno della Pastorale Giovanile Diocesana che «con alcuni dei responsabili dei differenti Grest si occupa di preparare il terreno affinché si possano accogliere le iniziative che vengono elaborate in collaborazione con l’OdL – l’Organizzazione degli oratori della Lombardia – di cui da due anni facciamo parte attivamente», spiega Ghiazza.
Gli animatori
Sono sempre tanti i giovani animatori che volontariamente mettono a disposizione il loro tempo di vacanza e le loro energie per la comunità durante le settimane di Grest, ma ci sono anche adulti: «Mi sembra davvero un bel messaggio e trovo che sia un po’ un riflesso della società in cui viviamo – spiega Ghiazza – : l’estate è lunga e di attività per adolescenti non ce ne sono molte. Questa dei Grest è una bella proposta per tenersi impegnati divertendosi con i propri amici e offrendo un servizio per la comunità».
Il contributo cantonale
Dopo sei anni di gestazione, recentemente il Gran Consiglio ha approvato la nuova legge «Giovani e colonie» che riunisce due vecchie leggi e le rafforza: «In questi anni - racconta Roberto Ghiazza – ho personalmente lavorato all’interno della commissione del Consiglio di Stato per l’infanzia e la gioventù per questa riforma legislativa, riuscendo a mettere al primo posto le necessità e le esigenze delle colonie diurne e quindi anche dei Grest. Dal 2026 la nuova legge assicurerà un contributo da parte del cantone ai Grest che potranno in questo modo strutturarsi meglio. Il cantone provvederà al 30% delle spese e, dall’altra parte, richiederà una certa qualità della colonia con un progetto pedagogico educativo di alto livello da offrire alle famiglie», conclude Ghiazza.