Gli estremismi in Europa, "la cui espansione rappresenta una grave minaccia per i valori dello Stato di diritto e la convivenza pacifica di popoli diversi nelle nostre società". È stato questo l'interessante tema affrontato lo scorso 8 giugno, su invito della Fondazione Spitzer presso la Sala degli Specchi di Villa Ciani, da Franco Gabrielli assieme a Paolo Bernasconi.
Scrivono gli organizzatori, descrivendo il tema dell'intervento: "Negli ultimi decenni, nelle nostre società democratiche assistiamo ad una spirale di attentati violenti sovversivi, alla crescita del razzismo, all’esplosione di conflitti sociali e politici preoccupanti. Chi sono i movimenti estremisti e terroristici che operano in Europa per sovvertire i valori di libertà e tolleranza e le istituzioni democratiche che le garantiscono? Dove crescono e si alimentano? Chi li finanzia? Com’è possibile contrastarli a garanzia del diritto e di una convivenza sociale rispettosa della libertà?".
Franco Gabrielli è stato direttore dei servizi segreti interni italiani, capo della polizia, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica italiana del Governo Draghi. Attualmente è Delegato alla sicurezza del Comune di Milano.
Paolo Bernasconi è professore di diritto penale, avvocato e magistrato, già procuratore pubblico a Lugano e già membro del Comitato Internazionale della Croce Rossa.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Luca Steinmann.
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)