Un'occasione per riflettere sulla propria vita, ma anche per infondere alle nuove generazioni speranza e fiducia in se stesse. È quanto raccontano alcuni dei ticinesi in queste ore partecipi della 38esima Giornata mondiale della Gioventù, tra chi è alla sua prima Gmg e chi, invece, vi ritorna dopo tanti anni.
Matteo Giugni, 30 anni, alla sua prima Gmg: "Finora è un'esperienza molto intensa e molto emozionante, come mai ne ho fatte prima. L'emozione che si prova a stare tutti insieme, a conoscere giovani da tutto il mondo che condividono dei valori comune è qualcosa di soprannaturale e di magico. Sono venuto un po' per "testare" la mia fede che è sempre stata un po' traballante e devo dire che anche se siamo solo al terzo giorno questa esperienza mi sta aiutando molto a capire che direzione devo prendere nella vita per raggiungere ciò che desidero. Non so ancora se la fede si sta consolidando o meno, potrò dirlo solo alla fine, ma è sicuramente un'esperienza molto forte che penso farò fatica a dimenticare".
Zoe Albisetti, 32 anni, alla sua quinta Gmg: "Le Gmg sono sempre state qualcosa di molto emozionante che mi hanno aiutato molto anche nei dubbi della vita con cui spesso mi trovo a confrontarmi. E anche questa volta, vissuta da oltre trentenne, sono scesa dall'aereo e mi sono venuti i brividi. La Gmg già solo in poche ore mi sta dando un pieno di emozioni. È un'esperienza da vivere per riempirsi di una gioia sana e che ci aiuta ad avere speranza e a credere in noi giovani e a trasmetterla a tutti".
Gmg Lisbona