"Camminiamo insieme !" è il motto del viaggio apostolico di tre giorni che il Papa sta compiendo in Romania rispondendo all'invito ricevuto dalla Presidenza della Repubblica di Romania, dalle autorità dello Stato e dalla Chiesa Cattolica di Romania. Quattro le tappe previste: Bucarest, Iași, Șumuleu-Ciuc e Blaj.
Papa Francesco è arrivato a Bucarest quest'oggi alle 11.30 all’Aeroporto Internazionale Henri Coandă -Otopeni dove ha ricevuto l'accoglienza ufficiale prima di spostarsi, per la consueta cerimonia di benvenuto e la visita di cortesia al presidente della Romania e al primo ministro, nel Palazzo Cotroceni. In questa sede anche il primo discorso del Pontefice rivolto alle Autorità, alla società civile e al corpo diplomatico prima della pausa del pranzo.
Il pomeriggio sarà invece dedicato agli incontri religiosi. Primo fra tutti quello privato con il Patriarca Daniele, al palazzo del Patriarcato, e poi quello con il Sinodo permanente della chiesa ortodossa rumena in cui è previsto un secondo discorso del pontefice. A seguire, la preghiera del Padre nostro nella nuova Cattedrale Ortodossa e la celebrazione della Santa Messa tra i cattolici nella Cattedrale di San Giuseppe.
Seconda tappa di Francesco, il primo giugno, sarà Bacau, da dove raggiungerà il santuario di Sumuleu-Ciuc per la Santa Messa, quindi, nuovamente in elicottero, lo spostamento alla cattedrale di Santa Maria Regina di Iași e qui l'incontro mariano con giovani e famiglie nel piazzale antistante il Palazzo della Cultura. In serata il rientro a Bucarest.
L'ultimo giorno del viaggio in Romania, domenica 2 giugno, la tappa di Papa Francesco sarà a Blaj per la Divina liturgia con la Beatificazione dei 7 Vescovi Greco-Cattolici Martiri nel Campo della Libertà e al termine, la recita del Regina Coeli. Dopo il pranzo, Francesco saluterà la comunità Rom di Blaj quindi si trasferirà all'aeroporto di Sibiu per il congedo e il rientro a Roma.
Una visita dunque prevalentemente pastorale che non mancherà di toccare le regioni storiche del Paese e avrà il suo culmine spirituale e culturale nella beatificazione dei martiri del comunismo nella giornata di domenica.
(Vatican News)