di Dennis Pellegrini*
Il filo conduttore di questo primo incontro del percorso che il Vescovo di Lugano Valerio Lazzeri propone nel 2018-2019 ai giovani della sua Diocesi è sul Vangelo di Giovanni e riguarda proprio il tema dell’incontro che avviene con Gesù e tra di noi. Il brano del Vangelo che abbiamo preso in considerazione nel primo incontro che si è svolto sabato 10 novembre a Breganzona, è quello di Gv 1, 19ss.Tre domande fondamentali per la vita
In questo brano evangelico troviamo tre domande fondamentali per la nostra vita. La prima è quella che ci abita fin dalla nascita e che, prima o poi, qualcuno ci porrà: "Chi sei tu?" per poter conoscere pienamente noi stessi, dobbiamo approfondire la nostra conoscenza di Gesù, poiché il Signore è Colui che ci conosce perfettamente. L’incontro vero e pieno con Gesù avviene quando, dentro di noi, abbiamo una domanda profonda, esistenziale, che nessuna cosa già prefabbricata potrà mai accontentare.Ogni giorno è possibile che avvenga l’incontro con Gesù. Giovanni Battista si sorprende già solamente dal modo di camminare di Gesù, perché ha compreso che un certo modo di fare può venire solo da Dio.
Il sensore per riconoscere Gesù è già dentro di noi e quindi, quando lo incontriamo, sappiamo di poterlo riconoscere. Noi non cerchiamo semplicemente delle idee, ma cerchiamo l’intensità della vita, la quale può darci veramente un sapore ambito. Noi cominciamo a fare dei passi quando qualcosa ci affascina, ma se non c’è nulla che ci affascina, rimaniamo sul posto e non ci muoviamo. Gesù però non vuole gente che lo segue senza che abbia davvero la consapevolezza di quello che desidera.
Infatti, Egli chiede ai suoi discepoli «cosa cercate veramente?». È questo un altro punto importante, ed è la seconda domanda fondamentale del nostro percorso. Per poter comprendere cosa davvero desideriamo non dobbiamo limitarci a seguire ciò che sentiamo in superficie, perché spesso si tratta solo di un’approssimazione del nostro desiderio più profondo. Allora ecco che ancora una volta ribadiamo l’importanza di conoscere Gesù, che ci aiuta a scandagliare i nostri desideri e a svelare sempre di più ciò che siamo davvero.
L’ultima domanda è: come mi conosci? Noi incontriamo Gesù anche con quello che già pensiamo di Lui, con le idee che già ci siamo fatti, con dei pregiudizi nei suoi confronti. Tutto ciò deve essere messo in discussione. Questo è possibile solo facendo l’incontro vero con Gesù, che ci conosce molto più profondamente di quanto noi stessi ci conosciamo. Questo fa sorgere l’incontro ed il desiderio di seguirlo, perché così potremo conoscere davvero noi stessi ed i nostri desideri più profondi del nostro cuore. Gesù riesce a farci allontanare dal nostro io che ci tiene ingabbiati nelle nostre difficoltà, e ci aiuta a non prenderci troppo sul serio, altrimenti si rimane bloccati.
Il metodo del cammino cristiano: "rimanere immersi nelle questioni suscitate dall'incontro con la Parola di Dio"
Come da tradizione, dopo la riflessione del Vescovo, abbiamo formato diversi gruppi piccoli nei quali si poteva condividere con gli altri ciò che più ci ha colpito e rispondere a delle domande, che questa volta si legavano proprio alle tre domande fondamentali che abbiamo analizzato. Dopo la presentazione di ciò che è sorto nei vari gruppi di discussione al Vescovo, lui ci ha illuminati sul fatto che non dobbiamo mai pretendere di trovare delle risposte che uccidono le domande, ma dobbiamo imparare a rimanere immersi nelle questioni suscitate dall'incontro con la Parola di Dio, approfondendole e conoscendole sempre meglio, perché sono proprio esse che ci fanno camminare. Noi non conosciamo tutto di noi stessi, ma ciò che ci dà solidità è stare con Colui che ci conosce nel profondo del nostro cuore. Il cammino di vita è una continua scoperta della nostra profondità, che non potrà essere chiuso nel mondo terreno. Con Gesù possiamo però già assaporare ciò che noi siamo veramente.*studente universitario