di Gianni Ballabio
La Delegazione della Svizzera Italiana dell’Ordine di Malta e la Sezione Ticino del Servizio Ospedaliero dell’Ordine di Malta Svizzera, si sono riunite nella sera giovedì 19 dicembre a Lugano, presso il Centro pastorale San Giuseppe, nella cui chiesa il Vescovo Valerio Lazzeri ha presieduto l’Eucaristia. Con lui hanno concelebrato i presbiteri Nicola Zanini, Claudio Mottini, Giorgio Paximadi e Luigi Pessina.
“Siamo
riuniti lungo il cammino dell’Avvento, sentendo che il Signore desidera nascere
in mezzo a noi”. Dobbiamo quindi “aprire il nostro cuore, perché sia attento
alla sua venuta e lo accolga”, ha sottolineato il Vescovo, salutando i presenti
all’inizio della celebrazione.Nell’omelia,
ricollegandosi al brano evangelico proposto dalla liturgia e riferito alla visione
di Zaccaria nel tempio, ha richiamato “la necessità di far tacere le nostre
troppe parole per poter ascoltare la Parola che viene dal Signore, portando luce
al nostro cuore”.Prima della
benedizione finale Sebastiano Brenni, presidente della Delegazione della
Svizzera Italiana dell’Ordine, ha ringraziato il Vescovo e i Presbiteri
concelebranti per la loro presenza. Ha espresso riconoscenza alla Diocesi per il
sostegno e l’ottima collaborazione. Ha ricordato con affetto e gratitudine Don
Sandro Bonetti, scomparso pochi giorni fa, dal 1999 membro dell’Ordine col
grado di Cappellano conventuale ad honorem, decorato della Croce Pro Piis
Meritis, che fu Assistente spirituale della Delegazione svizzero-italiana sino
al 2013. Ha sottolineato che in occasione dell’edizione 2020 dell’annuale pellegrinaggio
internazionale dell’Ordine a Lourdes, cui partecipano circa 8'000 membri da
tutto il mondo accompagnando varie centinaia di malati, la Svizzera sarà agli
onori.E’
seguita la recita corale della preghiera nella quale ogni membro “supplica
umilmente” l’aiuto del Signore per “restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine, praticando e
difendendo la Religione Cattolica, Apostolica Romana, contro le empietà, esercitando
la carità verso il prossimo e specialmente verso i poveri infermi”.Prima di invocare sui presenti la benedizione
del Signore, Mons. Vescovo ha espresso
un fervido augurio per il prossimo Natale, ringraziando Dame e Cavalieri per la
loro testimonianza e la generosa opera. E’ seguito a conclusione della
celebrazione il canto della Salve Regina, quale preghiera a Maria, la cui
presenza è particolarmente significativa nell’Avvento.Per una
conoscenza dell’Ordine, del suo impegno e della sua missione, abbiamo posto
alcune domande ad Andrea Cavallini, Cancelliere vescovile e segretario della Delegazione
della Svizzera Italiana. Lo ringraziamo per la disponibilità e la
collaborazione assicurate.Con quale scheda può presentare l’Ordine ?
L’Ordine
di Malta è un ordine religioso laicale della Chiesa cattolica, soggetto di
diritto internazionale neutrale, imparziale e apolitico. Come ordine religioso
esso è dunque legato alla Santa Sede, ma nello stesso tempo, è indipendente
quale ente di diritto internazionale, potendo così intrattenere relazioni
diplomatiche con più di 100 Stati e con l’Unione Europea. È osservatore
permanente in seno alle Nazioni Unite. Grazie al suo particolare status, alle
relazioni diplomatiche bilaterali e agli accordi di cooperazione internazionale
sottoscritti con oltre 50 paesi nei settori dell’assistenza medica, sociale e
umanitaria, l’Ordine può meglio compiere tutti quei passi necessari alla realizzazione
dei suoi programmi di assistenza e di aiuto a chi è nel bisogno, nei 120 paesi
nel mondo in cui opera attualmente.A
quando risale l’inizio dell’Ordine ?Il
Sovrano Militare Ordine Ospedaliere di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi di
Malta – questo il nome ufficiale di una delle più antiche istituzioni
dell’occidente cristiano – iniziò la sua attività nel XI secolo, con la
fondazione di un ospedale nella città di Gerusalemme, allo scopo di assistere i
pellegrini. Nel 1113, Papa Pasquale II lo riconobbe ufficialmente quale
comunità monastica nella forma di un ordine religioso laicale, fondato dal
Beato Gerardo, assistito da un primo gruppo di monaci – chiamati Professi –
che, ancora oggi, sono il nucleo dell’Ordine.Può dare qualche indicazione sulla presenza dell’Ordine lungo i secoli?
La
complessità del suo nome ci ricorda bene le vicissitudini della sua storia,
come la presenza, terminata l’esperienza in terra santa, sull’isola di Rodi
(1310-1522) che i cavalieri lasciarono in seguito all’invasione turca e a Malta
(1530-1798), abbandonata dopo la conquista francese. L’Ordine ha sempre partecipato
pienamente ai maggiori eventi nella storia europea e mediterranea, sino
all’attuale configurazione che gli permette maggiore coinvolgimento e
flessibilità nelle sue attività internazionali e locali. L’Orine non governa
più un vero e proprio territorio indipendente, ma ha posto la sua sede
ufficiale e istituzionale a Roma, in alcune zone nelle quali gode di
extraterritorialità.Con quale motto l’Ordine sintetizza la sua presenza e il suo impegno?
Sono
circa 14'000 le Dame e i Cavalieri che, nei Priorati o nelle Associazioni
nazionali delle rispettive regioni di provenienza, hanno scelto di aderire
all’Ordine seguendo il carisma che si riassume nel motto Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum: alimentare, difendere e testimoniare la fede e servirei poveri e gli ammalati. Questo impegno si traduce in realtà soprattutto
attraverso i progetti umanitari e di assistenza sociale che l’Ordine promuove,
gestisce o sostiene ovunque nel mondo.Come è strutturato l’Ordine ?
La Carta
Costituzionale è il testo principale che struttura l’Ordine, ne organizza le
istituzioni e stabilisce i diritti e i doveri dei suoi membri. La Carta suddivide
gli appartenenti in tre gruppi principali, i così detti Ceti: al primo Cetoappartengono i Cavalieri di Giustizia, ovvero i Professi, cheemettono la Professione dei Voti di povertà, di castità e d’obbedienza. Si
tratta dunque di religiosi a tutti gli effetti, a norma del Diritto canonico.
Al secondo Ceto appartengono invece laiche e laici che, in virtù dellaPromessa, si obbligano a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli
relativi allo spirito dell’Ordine. Il terzo Ceto, quello più numeroso, ècostituito da laiche, laici e presbiteri che nell’Ordine non emettono Voti
religiosi, né Promessa, ma vivono secondo suoi i principi.Nell’Ordine sono presenti Comunità femminili ?
L’Ordine
di Malta conta anche alcune comunità femminili contemplative di preghiera in
Spagna e a Malta: le monache di clausura di San Giovanni di Gerusalemme. La
comunità venne approvata nel 1153, da Papa Eugenio III. Le monache, che
osservano le regole della vita di clausura, da più di 8 secoli pregano per il
Gran Maestro, che un tempo era anche il loro superiore religioso di
riferimento, e per i membri dell’Ordine.Chi nomina il Gran Maestro ?
Il
Principe e Gran Maestro, eletto tra i Cavalieri Professi, è allo stesso tempo a
capo di uno Stato sovrano e capo di un Ordine religioso. Il Gran Maestro in
carica, l’80°, è fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, eletto il
2 maggio 2018.Qual è il rapporto fra l’Ordine il Santo Padre ?
All’interno
dell’Ordine, il Papa è rappresentato da un Cardinale (Cardinale-Patrono), che
ha il compito di promuovere gli interessi spirituali dell’Ordine e dei suoi membri
e di curare i rapporti con la Santa Sede. Con lui, il Papa designa anche il
Prelato dell’Ordine che è il superiore ecclesiastico del clero dell’Ordine.Come potrebbe sintetizzare l’impegno dell’Ordine ?
Le otto
punte della croce bianca, simbolo dell’Ordine, fanno riferimento alle otto
Beatitudini e alla spiritualità che guida i suoi membri.Fedele ai
principi ispiratori (protezione della fede e servizio ai poveri e ai malati),
l’Ordine, tramite i suoi 14’000 membri, gli oltre 80’000 volontari permanenti e
il personale qualificato composto da 42’000 professionisti soprattutto
nell’ambito medico e paramedico, conta su di una rete efficiente, che
interviene anche con aiuti di emergenza per profughi, vittime di conflitti o di
catastrofi naturali. Ciò si aggiunge alla costante presenza in ospedali,
strutture di assistenza medica, mense alimentari e servizi sociali. I molti programmi
di aiuto sono gestiti in modo autonomo o all’interno di una rete di accordi di
cooperazione con governi e agenzie internazionali.L’Ordine
di Malta finanzia e gestisce direttamente alcune centinaia di centri medici, 20
ospedali e 110 residenze per anziani, nonché servizi di ambulanza e di primo
soccorso.Qual è la presenza dell’Ordine in Svizzera ?
In
Svizzera, l’Ordine è presente oggi con un’associazione nazionale, strutturata
in 3 Delegazioni, una per regione linguistica e conta poco meno di 200 tra
Dame, Cavalieri e Cappellani. L’Associazione Svizzera dell’Ordine di Malta ha
fondato e sostiene alcune opere sia a livello svizzero sia internazione. Il
Servizio ospedaliero, diviso in 12 Sezioni, più la Sezione Scout, si compone di
varie centinaia di membri, soprattutto volontari, con il compito di assistere
malati sia negli istituti sia a domicilio. La fondazione CIOMAL, con sede a
Ginevra, è l’opera che si occupa della lotta contro la lebbra e le gravi
conseguenze sociali come emarginazione e povertà che sovente questo male
provoca anche per i famigliari dei malati. La fondazione Aide et Assistance, con
sede a Flamatt, si occupa di raccogliere materiale medico e ospedaliero, oltre
a vestiti e materiale casalingo, da inviare soprattutto nei paesi dell’Europa
dell’Est e in altre zone del mondo, grazie anche all’impegno dei membri
dell’Ordine e dei nostri volontari che prestano servizio in questo ambito per
recuperare il materiale e preparare le spedizioni. Uno dei dirigenti di questa
opera è il ticinese Andrea Stopper, appartenente alla nostra delegazione.
L’Ordine di Malta Svizzera collabora anche con le istituzioni melitensi di
altri regioni, per sostenere opere a livello internazionale come Pro Tantur, una
casa di accoglienza per pellegrini nei pressi di Gerusalemme, oppure l’Ospedale
della Sacra Famiglia di Betlemme (Holy Fmily Hospital), nel cui consiglio di
amministrazione siede anche il ticinese Andrea Grassi, membro della nostra
delegazione. Con un team di 140 persone, tra medici interni, specialisti,
infermieri, paramedici, amministrativi e personale di supporto, l’ospedale
offre alle donne della regione, senza distinzione di provenienza, religione,
cultura o condizione sociale, un’assistenza di alta qualità nell’ambito
dell’ostetricia e nella terapia intensiva neonatale. Dal 1990 a oggi
nell’ospedale sono nati più di 80’000 bambini.E nella Svizzera italiana?
La
Delegazione della Svizzera italiana ha sede a Lugano, nella chiesa di Santa
Maria di Loreto. Presieduta da Sebastiano Brenni di Mendrisio, ha come
Assistente spirituale Don Giorgio Paximadi e si compone di circa 40 membri,
provenienti dal Ticino e dalle valli di lingua italiana dei Grigioni. La
presenza dell’Ordine nel nostro cantone è ben radicata. La croce bianca
ottagona posta sul campanile della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
a Contone, ci ricorda bene, per esempio, della Commenda che fu attiva in quel
luogo dal 12° secolo sino al 1577.Oggi la
Delegazione e la Sezione del Servizio ospedaliero in Ticino si ritrovano
regolarmente, a scadenza mensile, in incontri formativi e spirituali, e si
occupano di varie attività di solidarietà, come l’assistenza ad anziani e
malati, o la partecipazione attiva all’iniziativa “Ape del cuore” per la
distribuzione di generi alimentari a famiglie nel bisogno e altro.