In Ticino i Grest (acronimo di Gruppi Estate) sono la colonia diurna più frequentata in assoluto. Quest’anno i partecipanti si attestano attorno ai 2000 ragazzi e giovani tra i quali 250-300 animatori in 11 campi estivi distribuiti in tutto il Ticino. L’età dei partecipanti va dai 3 ai 5 anni per la baby colonia Grest, poi dai 6 ai 13 anni si può partecipare alla Colonia diurna. Dopo i 14 anni i ragazzi possono inserirsi in questa esperienza come aiuto animatori. Accompagnano l’avventura dei Grest 2018 una quindicina di sacerdoti.
Il primo Grest dell’estate 2018 ha avuto inizio il 26 giugno a Mezzovico – Vira e l’ultimo sarà ad Ascona, a fine agosto. La durata di ogni campo è variabile: si va dalla settimana, ai 10-15 giorni e anche a qualche giorno in più. Il tema “Detto fatto” unisce tutti i campi: “si tratta di una attualizzazione della Parola creatrice di Dio nella Genesi, dunque si affronta con i ragazzi il tema della centralità della creazione”, spiega a catt.ch Roberto Ghiazza, presidente dell’Associazione Grest Ticino.
Come affrontate il tema della Creazione?
Si mette l’accento sulla custodia del creato a partire dalla Genesi, continuando così una tematica che dura da diversi anni. “Detto fatto” si riferisce a diversi temi dell’Enciclica sociale Laudato Si’ di Francesco. In particolare tutti i Grest lavorano attorno ai 4 elementi: terra, acqua, aria e fuoco, ogni settimana si affronta un elemento diverso. Noi prendiamo sempre il tema sviluppato l’anno precedente dai Grest degli oratori lombardi.Il messaggio di fondo qual è?
Il creato e la sua custodia alla quale siamo chiamati in forza del disegno unico che Dio ha su ciascuno di noi. Non si tratta di possedere e conquistare ciò che ci circonda, ma di rispettarlo ed entrare in relazione con esso per riconoscerci creatura tra le creature.I ragazzi che interesse mostrano al tema della custodia del creato?
I momenti di discussione a gruppi consentono di affrontare temi di attualità anche espressi in forma pratica che sono sicuramente più adatti ai bambini rispetto a questioni più introspettive e emotive.
Proponete anche delle attività pratiche ispirate alla Laudato Si’?
I partecipanti al Grest di Locarno hanno trascorso una giornata pulendo i boschi. Nei vari atelier che proponiamo abbiamo dato istruzioni concrete. Noi a Castelrotto –ad esempio- abbiamo dato nozioni di orticultura.
L’esperienza è veramente straordinaria e tra l’altro ha una lunga storia sia in Ticino ma anche nella vicina Lombardia dove è integrato nella pastorale degli oratori. Ma trascorsa l’estate ci sono altre proposte?
La maggior parte dei Grest vanno nella direzione di una proposta che preveda altre attività durante l’anno e non si limiti all’estate.
Qual è lo spirito del Grest?
Si tratta di una proposta che va nella linea della missionarietà chiesta dal Papa a tutti quanti. Esploriamo nuove vie, nuove modalità di presenza dentro il quartiere, il villaggio, la città, accanto e con le parrocchie e i parroci che ci stanno. Mi sembra – a grandi linee- un’esperienza di quella Chiesa di periferia che piace tanto a papa Francesco.
(red)