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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (15 maggio 2025)
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  • Il cardinale Konrad Krajewski mentre distribuisce cibo ai poveri e senzatetto (VaticanInsider).

    Krajewski, da Leopoli a Kiev per portare la vicinanza e l'aiuto concreto del Papa

    Nuova missione dell’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, per aiutare la popolazione che affronta freddo e mancanza di corrente in Ucraina. Partito dal Vaticano, è giunto lo scorso 19 dicembre a Leopoli, guidando un furgone grande del Vaticano (“il più grande che potessi guidare”) con sopra un lampeggiante prestato dai gendarmi e, all’interno, un carico quasi 40 generatori elettrici e buona parte delle magliette termiche che il Dicastero per la Carità, a nome del Papa, sta raccogliendo per alleviare gli ucraini dalla temperatura che in questi giorni è scesa anche di 15 gradi sotto lo zero.

    Proseguita poi verso Kiev, la missione di solidarietà fa anche in queste ore i conti con le lunghe file ai confini, con il gelo dell'inverno e con il buio forzato a causa dei blackout nel Paese.

    "Finalmente dopo tre giorni mi sono fermato a Leopoli", spiega il porporato, parlando dalla città occidentale dell'Ucraina dove è giunto dopo aver fatto la spola per il trasferimento dalla Polonia con il carico di generatori elettrici e magliette termiche regalate per la popolazione stremata da nove mesi di conflitto. "E' stato molto difficile passare la frontiera", racconta, precisando che si arriva anche a dover fare 25 chilometri di fila alla frontiera. Serpentoni di tir per cui, sottolinea il cardinale, "uscire era molto difficile".

    "Mi sono fermato per incontrare i poveri, per dare la benedizione del Santo Padre, per dare gli auguri". In qualità di prefetto del Dicastero per il servizio della carità, Krajewski continua a metterla in atto questa carità, a farla circolare insistemente. E aggiunge: "Sto per partire per Kyiv, per passare il Natale lì. Tanta gente è senza luce, senza riscaldamento". La sua fedeltà all'impegno di non lasciare sola la popolazione è massima. Migliaia e migliaia gli "indumenti che aiutano a sopravvivere in questo tempo molto duro" sono stati raccolti e lui ha voluto "essere garante che tutto ciò che avevamo raccolto in Italia venisse trasferito subito".

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