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  • La Chiesa greco-ortodossa in Africa ha la sua prima diaconessa

    La Chiesa greco-ortodossa in Africa ha la sua prima diaconessa

    Il Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria e di tutta l'Africa ha ordinato la sua prima diaconessa il 2 maggio 2024 in Zimbabwe. È stata una mossa coraggiosa che non ha incontrato l'approvazione unanime dell'Ortodossia.

    Angelic Molen, una studentessa di geografia dello Zimbabwe, è la prima donna a essere ordinata diacono nel Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria e di tutta l'Africa, riporta il quotidiano La Croix. La celebrazione, che ha avuto luogo presso la parrocchia della Missione di Saint-Nectaire, vicino alla capitale Harare, è stata motivata da esigenze pastorali, dato che le comunità ortodosse continuano a crescere in Africa.

    Per diversi anni, il Patriarcato greco-ortodosso di Alessandria ha intensificato gli sforzi per riaprire la strada al diaconato femminile. Nel sinodo di Alessandria del 2016 ha votato all'unanimità a favore della sua riabilitazione. L'anno successivo, il Patriarcato ha ordinato sei suddiaconi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC).

    Tuttavia, i compiti di Angelic Molen sono più ampi di quelli delle suddiaconesse. In particolare, includono l'assistenza ai sacerdoti nella liturgia e nei sacramenti. Il metropolita Seraphim, arcivescovo dello Zimbabwe (Patriarcato di Alessandria), che ha celebrato l'ordinazione, ha specificato che una delle sue funzioni sarà quella di distribuire l'Eucaristia. La nuova diaconessa lo ha già fatto.

    Verso nuove tensioni "intra-ortodosse"?

    La dimensione liturgica è il punto più controverso. Secondo La Croix, in un recente comunicato stampa il Patriarcato di Alessandria sembra "rammaricarsi del fatto che l'arcivescovo Seraphim abbia preso questa decisione senza attendere le conclusioni di una sessione di studio che sta ancora lavorando per definire i contorni di questi ministeri femminili".

    Un alto funzionario del Patriarcato di Alessandria ha messo in dubbio la possibilità che altre Chiese locali prendano questa strada a breve termine, mentre il Patriarca Teodoro II di Alessandria è stato oggetto di critiche da parte di ambienti più conservatori e qualsiasi cambiamento all'interno dell'Ortodossia richiede generalmente "molto tempo". Lo specialista di ortodossia Jean-François Colosimo sostiene che "questa decisione unilaterale rischia di aprire nuove tensioni interne, di cui il Patriarcato di Alessandria potrebbe fare a meno".

    Dibattito anche tra i cattolici

    Il diaconato femminile sta alimentando profonde divisioni all'interno dell'ortodossia mondiale. I conservatori temono che possa aprire la porta a cambiamenti importanti, come l'accesso delle donne al sacerdozio.

    Il dibattito sul diaconato femminile è in corso anche nella Chiesa cattolica. In particolare, si sta sviluppando nel contesto del Sinodo sulla sinodalità, la cui fase finale si svolgerà nell'autunno del 2024 in Vaticano. Il Consiglio dei cardinali (C9) ha organizzato due incontri sul tema all'inizio del 2024. In seguito, la suora spagnola Linda Pocher, consulente del C9, ha assicurato che Papa Francesco è "molto favorevole" alle donne diacono. (cath.ch/cx/arch/rz/traduzione catt.ch).

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