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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (8 luglio 2025)
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  • La delegazione svizzera online e nelle sfondo i delegati svizzeri in presenza a Praga

    La delegazione online svizzera all'Assemblea sinodale di Praga vede nella decentralizzazione una possibilità per superare le tensioni

    Al termine della parte riservata ai laici dell'Assemblea sinodale continentale europea in corso a Praga, da Wislikofen (AG) la delegazione svizzera che a partecipato ai lavori riservati ai gruppi online ha diffuso il seguente comunicato. "Da domenica sera stiamo seguendo intensamente le sessioni dell'Assemblea sinodale continentale di Praga nella Prepositura di Wislikofen, Argovia. Scambiamo opinioni con la delegazione svizzera in loco a Praga e approfondiamo i temi in vari gruppi online con delegati provenienti da un'ampia gamma di Paesi europei.

    Siamo un gruppo di dieci donne e uomini provenienti da tutte le regioni linguistiche della Svizzera, di età diverse, di nazionalità diverse e con background ecclesiastici e ambiti di attività molto diversificati.

    Come gruppo, sperimentiamo il dibattito comune intorno alle questioni urgenti di rinnovamento della Chiesa, la nostra preghiera discussione comune come una nuova forma di vita della Chiesa sinodale e speriamo che ci saranno molte altre occasioni di incontro sinodale nella nostra Chiesa in futuro.

    Tuttavia, ci chiediamo anche con preoccupazione come le diverse  aspettative in parte persino contraddittorie che si sono manifestate a Praga su come può avvenire concretamente un rinnovamento ecclesiale, possano anche portare ad un processo decisionale comune e sinodale. Ciò sarà difficilmente possibile senza un rafforzamento della responsabilità delle Chiese locali e, collegata a ciò, la possibilità di sviluppi decentralizzati.

    In questo contesto, ci premono particolarmente i seguenti argomenti:

    • Come Chiesa, siamo credibili solo se smettiamo di postulare, si da un lato, la partecipazione delle persone queer mentre, allo stesso tempo, tuttavia, le liquidiamo semplicemente come peccatrici. Partecipazione reale significa valorizzare anche le loro relazioni e non negare più loro la benedizione di Dio. Anche l'esclusione, ancora ufficialmente in vigore, dei divorziati risposati è incompatibile con una presa in considerazione seria della situazione di queste persone.

    • Non ci può essere una vera uguaglianza di genere nella Chiesa senza un accesso paritario a tutti i ministeri ecclesiali. È necessario che la “partecipazione” non rimanga mera retorica bensì diventi realmente prassi.

    • Ascoltare i giovani significa anche mettere in discussione “vecchi metodi”, dare spazio al loro sentore di vita, alle loro preoccupazioni e coinvolgerli nei processi decisionali in modo vincolante.

    • La nostra Chiesa deve anche allargare lo spazio della sua tenda per accogliere le persone la cui voce non viene ascoltata, ossia i poveri, gli emarginati e i rifugiati e permettere la loro partecipazione.

    • La nostra Chiesa è responsabile di numerosi abusi spirituali e sessuali. Essa deve assumersi questa responsabilità e rimediare attraverso una ricognizione incondizionata, dove possibile con la riparazione e creando strutture per impedire futuri possibili abusi.

    • Le esperienze degli ultimi giorni ci hanno mostrato che urge una chiarificazione su come intendere la sinodalità. Questo non solo in una discussione collegiale, ma anche in un processo decisionale comune sui passi che devono ora essere compiuti. Occorre anche chiarire quali forme di culto sono appropriate per una Chiesa che si definisce sinodale e come si configura, in essa, il ministero gerarchico dell’episcopato e del presbiterato.

    Abbiamo vissuto giorni intensi con incontri che ci hanno rafforzati ed esperienze ricche per le quali siamo molto grati. Tuttavia, queste esperienze dovrebbero anche essere un mandato per tutti i partecipanti a continuare il processo in modo coerente, secondo la saggezza della Chiesa primitiva: "Ciò che riguarda tutti deve essere discusso e deciso da tutti".

    Wislikofen, 09 febbraio 2023

    I partecipanti alla delegazione online svizzera

    • Valentina Anzini, Pastorale giovanile Diocesi di Lugano

    • Renata Asal-Steger, Presidentessa della RKZ

    • Mentari Baumann, « Allianz Gleichwürdig Katholisch »

    • Claire Jonard, Pastorale giovanile e vocazionale Svizzera romanda

    • Maria Antonietta Lorwich, diaconia, pastorale della strada

    • Don Marjan Marku, sacerdote, diocesi di San Gallo

    • Suor Luiza Milani, pastorale dei migranti Turgovia

    • Malika Schaeffer, comunicazione web e social media, Chiesa cattolica nel Canton Vaud

    • Simon Spengler, comunicazione, Chiesa cattolica del Cantone di Zurigo

    • Don Felix Terrier, sacerdote, Diocesi di Basilea

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