Le Benedettine di Claro, presso il Monastero di Santa Maria Assunta, si apprestano, giovedì 15 agosto, a celebrare solennemente la festa che ricorda la patrona del loro Monastero.
Il programma dei festeggiamenti prevede il 14 agosto alle ore 17.45 la recita dei Vespri solenni; il 15 agosto alle ore 9 la salita a piedi dal Monastero, con ritrovo nella chiesa sottostante di S. Ambrogio per la partenza della processione; alle ore 10 la S. Messa solenne; alle ore 17 la recita dei Vespri solenni e la benedizione eucaristica.
"Carissimi Amici, Il mondo, particolarmente oggi, appare ai nostri occhi uno spettacolo tenebroso. Per noi cristiani, però, splende una luce di conforto e di fiducia perché Maria, Madre di Dio e della Chiesa brilla sulla terra come un segno di sicura speranza e di consolazione per il popolo di Dio in cammino {Lumen Gentium 68)", affermano nella loro lettera per l'occasione le Monache.
"C’è un mistero di unità tra la vita terrena e la vita celeste di Maria, cosi come c’è un mistero di unità tra la nostra vita quaggiù e la vita che ci attende. Solo la fede può farci percepire questa unità e farci comprendere come il nostro domani eterno è collegato al nostro vivere quotidiano. Solo chi vive nella fede è capace di intuire la vera realtà delle cose e il vero significato del suo vivere sulla terra, ed è così capace di oltrepassare ciò che appare e di scoprire in tutto una dimensione eterna. Maria è vissuta in una fede capace di credere sempre, in una fede tanto forte e sicura da non essere scalfita da nessuna prova, né oscurata da alcuna tenebra. E come durante gli anni della vita terrena di Cristo ella non cercò che Lui, così dopo che il Figlio fu salito al cielo, il suo sguardo e il suo cuore non si staccarono più da lassù e tutto fu da lei vissuto in questo rapporto con il cielo, che costituiva insieme il segreto della sua fecondità e la forza della sua missione di guida e di madre nostra. La sua entrata in cielo con il corpo fu l’espressione anche fisica di quella tensione verso l’alto che era il fulcro della sua esistenza, lo stimolo del suo agire, il frutto maturo della sua fede. Maria è il modello di noi che siamo in cammino, sostiene il nostro sforzo, dà dolcezza alla nostra fatica".
"La Chiesa, nonostante i suoi travagli esterni ed interni, ha un’eterna giovinezza per cui dal suo grembo vivo vedono la luce sempre nuovi virgulti e nascono nuovi frutti, sbocciano nuovi Beati e nuovi Santi. Nell’anno che inizierà a Natale si aprirà il Giubileo della speranza, che diffonderà ovunque la luce di Cristo. Anche in questo Anno Santo, Maria ha un posto dominante; è “canale” attraverso cui l’acqua della grazia fluisce; è la stella del mattino che non sofferma su di sé lo guardo ma indica il sole che già brilla in quell’aurora eterna verso cui tutti camminiamo. Come disse S. Giovanni Paolo II in un’omelia per l’Assunta: Assunta in cielo, Maria indica la via di Dio, del cielo, la via della Vita. La mostra ai suoi figli…e a tutti gli uomini di buona volontà. La apre soprattutto ai piccoli e ai poveri… Lo spirito del Magnificat è lo spirito del Giubileo… Maria dà voce al giubilo che le colma il cuore, perché Dio, suo Salvatore, ha guardato l’umiltà della sua serva".
"A questo supremo motivo di gioia se ne aggiunge per noi uno tutto intimo e particolare: Maria Assunta è infatti la Madre e la Regina del nostro cenobio che veglia, sentinella insonne sulla vallata stesa ai suoi piedi con i suoi paesi, i suoi casolari, i suoi prati che, dal fiume si protendono verso le cime più alte. Sono secoli ormai che dall’alto del nostro campanile si slanciano i rintocchi esultanti, festoso annuncio della solennità della SS.ma Vergine e vorremmo che con la voce antica, carissimi amici, vi giungesse anche l’eco del nostro augurio e della nostra preghiera.
In questa solenne festa, più di sempre, vogliamo accogliere e fare nostre tutte le vostre aspirazioni, le vostre necessità e preoccupazioni, per presentarle alla Vergine con una preghiera accorata e siamo certe che ella saprà dare una risposta a ogni cuore e ottenere la grazia di cui più ha bisogno.
Presso il trono di Dio, avvolta di splendore e di gloria, Maria non dimentica nessuno di suoi figli che camminano ancora lungo vie spesso segnate dal pianto, spesso immersi nel dolore, verso la Patria dell’amore e della gioia".
"Non vogliamo terminare senza ringraziarvi, carissimi amici, per la generosità con cui ci permettete di continuare i gravosi lavori di manutenzione straordinaria di questo antico cenobio. Così vogliamo anche ringraziare S. Ecc.za Mons. Alain per il suo insonne impegno pastorale per la nostra Diocesi e per la quale assicuriamo la nostra intensa preghiera perché possa presto godere per buone vocazioni sacerdotali, missionarie, e di vita consacrata e della nomina del nuovo Vescovo. Rivolgiamoci fiduciosi a Colei che “splende tra i Santi come il le tra gli astri”. Maria ci indica la Patria cui siamo protesi e ci assicura che vi giungeremo se non ci stancheremo di cercare sempre “le cose di lassù”. Non solo ci addita il cammino, ma ella stessa ci accompagna ed è la “porta del cielo (San Giovanni Paolo II). Buona festa dell’Assunta a tutti e a ciascuno!".
(red)
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli