di Silvia Guggiari
Lo scorso 17 giugno è stato un giorno di cui Valentina Rotondi si ricorderà a lungo. Economista, (tris)mamma, docente alla SUPSI dove si occupa di economia comportamentale, ricercatrice del Dipartimento di Sociologia dell’Università di Oxford e all’Università Bicocca di Milano, la prof.ssa Rotondi ha avuto l’onore di partecipare e di portare il suo contributo a un evento in Vaticano alla presenza del C9 (il consiglio dei Cardinali) e di papa Francesco.
Nei mesi scorsi si sono svolti quattro incontri durante i quali sono stati toccati «dei temi specifici rispetto alla situazione delle donne nella Chiesa e nel mondo», fino ad arrivare all’incontro del 17 giugno al quale la prof.ssa Rotondi ha partecipato insieme al suo terzogenito Gregorio di soli 3 mesi: «È stato un incontro molto bello, informale e profondo» racconta. Insieme a lei altre due donne che hanno portato un contributo importante: suor Linda Pocher, docente di teologia alla Pontificia Facoltà «Auxilium», che ha mostrato come poter ridistribuire il potere della Chiesa in maniera più equa tra uomini e donne in modo da rendere la Chiesa un luogo più accogliente, e Donata Horak, docente di Diritto Canonico presso lo Studio Teologico Alberoni di Piacenza, che ha presentato come poter ridefinire il diritto canonico in maniera più inclusiva per tutti i generi. La prof.ssa Rotondi è stata chiamata con il suo intervento ad ampliare lo sguardo, analizzando la situazione della donna nella società di oggi: «Ho voluto portare uno sguardo sul mondo della donna dal punto di vista economico e sociale, sottolineando in particolare come in realtà la cura possa essere distribuita al meglio tra uomini e donne, in modo da garantire da un lato una più equa partecipazione ad esempio al mercato del lavoro delle donne, e dall’altro anche un miglioramento della situazione degli uomini che prendendosi cura della famiglia possono sviluppare competenze e capacità che sono sempre più richieste oggi, ad esempio l’empatia e la capacità di lavorare in squadra».
Il Santo Padre – ricorda l’economista – «si è mostrato molto interessato al tema, tanto che al termine del mio intervento ha affermato “nella Chiesa avremmo bisogno di essere tutti un po’ più mamme rendendoci conto che prenderci cura gli uni degli altri ci farebbe un gran bene”. Il Papa non aveva solo ascoltato ciò che avevo da dire, ma in qualche modo l’aveva fatto suo e per me questa è stata una cosa molto bella».
Per quanto riguarda il ruolo della donna nella Chiesa, quale sensazione ha avuto al termine dell’incontro?
«Il Consiglio dei cardinali è composto da uomini che vengono da ogni parte del mondo con esperienze culturali e storiche molto diverse tra loro: tutti hanno espresso un grande senso di apprezzamento per il ruolo svolto da alcune figure femminili di spicco che sono state inserite in alcuni dicasteri vaticani, ma anche un senso di inadeguatezza dovuto al fatto che ancora c’è molto da fare. Ho notato comunque una grande apertura e ho avuto la netta sensazione che qualcosa si stia muovendo e che questo interesse sia vivo e anche vivificante».
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli