Svizzera

La RKZ aumenta il suo contributo finanziario alla cappellania per i richiedenti l'asilo e per l'indennizzo delle vittime di abuso

La Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ) annuncia un aumento del budget in favore della cappellania per i richiedenti l’asilo, assumendone di fatto la corresponsabilità, così come è stato deciso durante l’assemblea plenaria dello scorso 21 e 22 giugno a Altdorf e come comuncato ai media in queste ore. Si tratterà di 200’000 franchi nel ’25, di 400’000 nel ’26 e di 600’000 nel ’27. La scellta è stat approvata dai delegati, scelta che implica una condivisione dei costi pastorali dal ’25 a al ’27 in questo ambito.

«Attraverso questa deicisone, le Chiese cantonali che non hanno (anncora) un centro federale per l’accoglienza dei migranti sul loro territorio – fa notare il comunicato della RKZ – si potranno mostrare solidali con quelle che invece li hanno e devono garantire il servizio pastorale».

«Di più con meno»

«Bisogna fare di più con meno», ha chiosato Roland Loos, preisdente della RKZ, per riassumere i bilanci in negativo presentati. Il «più» riguarda anche ai finanziamenti per le misure nazionali nella lotta contro gli abusi, a l’indennizzo alle vittime nel contesto ecclesiale e, appunto, al finanziamento delle cappellanie per i migranti. Il «meno» risulta invece da tutte quelle persone, in aumento, che hanno deciso di lasciare la Chiesa.

L’aumento, proposto dalla presidenza della RKZ, di franchi 500’000 per finanziare le misure contro gli abusi sessuali, è stato invece rifiutato dai delegati: quelle Chiese cantonali deboli finanziariamente, infatti, non potrebbero partecipare al controbuto nei confronti delle loro comunità.

Per contro, è stato approvato, rispetto alla situazione odierna, comunque un credito supplementare per alimentare il fondo di indenizzazione delle vittime.

Il budget 2025 dell’RKZ prevede ora un’eccedenza di spese di 582’250 franchi. Secondo la Commissione delle finanze, la Conferenza centrale deve avvicinarsi alle Chiese cantonali con forti capacità finanziarie e chiedere loro di sostenere temporaneamente i servizi nazionali contro gli abusi sessuali.

La Conferenza Centrale finanzia, tra l’altro, gran parte della Conferenza episcopale svizzera (CES). Questo sussidio viene riesaminato ogni quattro anni. Tenendo conto dei contratti conclusi negli ultimi mesi tra la CES e la Conferenza Centrale, alcuni servizi forniti sulla base del sussidio alla CES saranno trasferiti o modificati: il servizio «Abuso in contesto ecclesiale» passerà 1 luglio 2024 dalla CES alla RKZ. L’accordo di sussidio 2025-2028 per la CES prevede quindi un sostegno annuo di 2.160.000 franchi (finora 2.315.400 franchi).

(cath.ch/com/rz/adattamento red)

| © RKZ
27 Giugno 2024 | 17:14
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