Il 6 febbraio 2023, un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito il sud della Turchia e la Siria, provocando oltre 5'000 morti, bilancio destinato ad aggravarsi, e causando ingentissimi danni nei due paesi. Qualche ora dopo, una nuova scossa di magnitudo 7.5 ha devastato il sudest della Turchia. In Svizzera ci si sta attivando per prestare aiuto alle vittime. Un’ottantina di soccorritori della Catena svizzera di salvataggio e otto cani da ricerca sono decollati ieri dall’aeroporto di Zurigo alla volta delle aree disastrate dal potentissimo sisma. A bordo dell’aereo, diretto verso la città turca di Adana, ci sono anche diciotto tonnellate di materiale.
È stata attivata anche la raccolta delle donazioni, in particolare attraverso la Catena della solidarietà e Caritas Svizzera.
Catena della solidarietà
La Catena della Solidarietà è in contatto con le sue organizzazioni partner presenti nelle vicinanze delle regioni disastrate in Siria, che si impegnano già da anni per aiutare queste popolazioni colpite dalla guerra. In Turchia invece, è attualmente operativo principalmente il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. È stata lanciato un appello per la raccolta di donazione
Le donazioni a favore della raccolta fondi «Terremoto in Turchia e Siria» possono essere effettuate direttamente su www.catenadellasolidarieta.ch.
Caritas Svizzera accanto Siria
Caritas Svizzera ha istituito una cellula di crisi e sta chiarendo la situazione attuale. Al momento concentra i propri sforzi sulla Siria, poiché è già presente con progetti ad Aleppo, Hama, Homs e Idlib. Alcune di queste regioni sono state direttamente colpite dalle scosse di terremoto. Gli otto membri del personale di Caritas Svizzera in loco stanno supportando i partner locali nell’attuazione dei programmi di aiuto d’emergenza. L’obiettivo principale è distribuire beni essenziali, come acqua pulita, coperte e prodotti per l’igiene, e aiutare a rimuovere le macerie.
Donazioni possono essere effettuate su www.caritas.ch.
AVAID con AVSI per i primi soccorsi
AVAID/AVSI sostiene diversi ospedali in Siria. “Palazzi crollati, almeno una quarantina, calcinacci e macerie ovunque, strade chiuse. E la dolorosa conta delle vittime che purtroppo sale." Così Filippo Agostino, che coordina per AVSI il progetto Ospedali Aperti in Siria, arrivato ieri ad Aleppo da Damasco per i soccorsi dopo il gravissimo terremoto. Ospedali aperti, progetto operativo dal 2017 per cure gratuite alle persone indigenti provate da anni di guerra, sostenuto anche da AVAID e molti donatori svizzeri, ad Aleppo ha un avamposto nell'ospedale St. Louis, che, nonostante qualche piccolo danno, sta facendo fronte all'emergenza, curando i feriti.
Questo è il punto di partenza delle operazioni di soccorso di AVSI che AVAID (cofondatore di AVSI), intende sostenere, appellandosi alla generosità di tutti.