Si sta svolgendo in queste ore la quarta tappa della Visita pastorale di mons. Lazzeri nelle Centovalli, in Valle Onsernone e nelle Terre di Pedemonte. Giovedì la Santa Messa a Russo nel Centro Sociale di Onsernone, mentre venerdì la Comunione agli anziani nelle Terre di Pedemonte, il pranzo con il Consiglio pastorale dell’Onsernone, la Santa Messa a Loco e, alla sera, l'incontro con i membri dei Consigli parrocchiali a Verscio.
Energia, tempo, passione
A questi mons. Lazzeri ha ricordato come la presenza della Chiesa sul territorio stia cambiando e quanto sia importante "intercettare" le realtà vive nel contesto in cui vivono. "Sono qui per darci e darmi del tempo per condividere e per intercettare queste realtà". Quindi un sentito grazie, per "l'energia, il tempo, la passione" a tutti coloro che si trovano impegnati concretamente per il mantenimento della vita della Chiesa. "Anche Gesù aveva, per così dire, il suo consiglio parrocchiale: gli uomini, e soprattutto le donne, che lo seguivano a ogni spostamento. Come loro, agiamo in un consiglio parrocchiale perché il Vangelo si diffonda". "La presenza delle donne nelle vostre comunità è importante", ricorda mons. Lazzeri. "Le realtà parrocchiali dimostrano quanto le donne siano parte importante della missione della Chiesa".
Una presenza di qualità
Poi, prendendo spunto dalle tante domande e questioni sollevate dai parrocchiani, mons. Lazzeri offre una lettura del presente: "Siamo in una fase di grande transizione, da quella che veniva definita civiltà parrocchiale alla riscoperta di una collaborazione pastorale di più ampio raggio, che richiede di camminare insieme". Bisogna imparare ad avvicinarsi, il che non significa - anche in vista di una possibile fusione delle parrocchie in un futuro ipotetico- "riduzione, ma riqualifica della presenza della Chiesa sul territorio, garantire una presenza di qualità. Anche i parrocchiani devono porsi nell'ottica della missione, il che significa imparare a non vivere la Chiesa solo in modo stanziale ma, appunto, missionariamente".
Una comunità "desiderante"
Sulla situazione delle Valli, invece, mons. Lazzeri ricorda che "si può pensare a una Chiesa che garantisca una presenza più personale. La cosa importante è che non venga mai a mancare la cura della persona. Il sacerdote deve essere un aiuto per ciascuno per custodire la fede". E, da ultimo, mons. Lazzeri indica un elemento essenziale per fare comunità e per superare le difficoltà, anche quando la propria parrocchia, per mancanza di risorse, non può offrire tutto quello di cui si necessiterebbe: "La comunità nasce dal desiderio: desiderio della Messa, ad esempio, ma anche di quello che la figura di un prete può fare e offire. Se avremo questo desiderio il Signore non ci lascerà soli a metà strada, nel deserto. Chi desidera sa chiedere; dalle nostre richieste dipendono anche future nuove vocazioni".
Laura Quadri