Fresca reduce del Salone del Libro di Torino dove ha presentato «Sconosciute. 50 donne della Bibbia », per le edizioni San Paolo, Alice Bianchi giovane teologa attualmente impegnata ad assolvere il dottorato all’Università Gregoriana di Roma, sarà a Lugano sabato 25 maggio nell’ambito della «Piccola scuola di vite risvegliate per donne e uomini» organizzata dall’Unione Femminile Cattolica Ticinese e dal Gruppo di lavoro «Donne» della diocesi di Lugano.
Si tratta del terzo e penultimo incontro di un breve ciclo che nasce in stretta collaborazione con l’Azione Cattolica di Milano e diverse altre associazioni della Diocesi milanese per affrontare a largo spettro il tema del femminile e del maschile nella Chiesa cattolica di oggi. Dopo don Sergio Carettoni, membro del team svizzero che sta lavorando sui temi del sinodo tra cui quello delle donne ha un rilievo tutto particolare, e don Luca Castiglioni che ha affrontato un altro argomento di cui oggi molto si parla, ossia quello della necessità di «smaschilizzare» la Chiesa (il termine è di Papa Francesco), sarà ora la volta di Alice Bianchi che affronterà il tema del femminile e del femminismo nella Chiesa cattolica. «Femminismo»: termine, quest’ultimo, che si pronuncia con un certo imbarazzo o quanto meno disagio quando lo si mette in relazione alla Chiesa e che a suo tempo suscitò anche la domanda della scrittrice Michela Murgia che in uno dei suoi ultimi testi si interrogò se fosse possibile essere cristiane e cattoliche allo stesso tempo. Alice Bianchi partirà proprio da qui, ripercorrendo il percorso che le donne cattoliche hanno compiuto nel corso dei secoli affinché la loro voce venisse ascoltata e il loro punto di vista preso in considerazione per «ricordare i femminismi e dire grazie »: sarà infatti proprio questo il titolo dell’incontro che la vedrà protagonista, sabato mattina 25 maggio dalle ore 9.30 alle 12, nella sala sottostante la chiesa di San Nicolao a Besso.
Il ciclo in quattro tappe della «Piccola scuola» terminerà sabato 8 giugno con la teologa e biblista Annamaria Corallo, che tratterà il tema della decostruzione della lingua e dei pregiudizi di genere. Tutti gli incontri sono liberi e aperti a tutte e tutti.
Intervista a fra’ Michele Ravetta, cappellano delle strutture carcerarie cantonali.
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)