da Roma - Silvia Guggiari
Arrivato dai confini del mondo è stato un Papa che ha saputo raggiungere tutti, credenti e non credenti, lontani e vicini, ma soprattutto è riuscito ad arrivare alle periferie del mondo da lui tanto amate e custodite in questi 12 anni di pontificato. Che mancherà a tanti e che sia stato un pontefice amato lo si è capito anche questa mattina in piazza San Pietro quando la salma di Papa Francesco è stata traslata da casa Santa Marta alla basilica di San Pietro. Una celebrazione sentita, raccolta, commossa ha accompagnato il tragitto della salma tra cardinali, vescovi, sacerdoti e le migliaia di fedeli radunati in piazza. Fedeli arrivati da ogni parte del mondo, tanti dei quali già a Roma in occasione del Giubileo della speranza aperto da Bergoglio la notte di Natale, e che alla fine della celebrazione si sono messi in coda per portare l’ultimo saluto al pontefice argentino.
Da Castel San Pietro a Roma: la commozione dei pellegrini ticinesi per la morte di Papa Francesco
Tra le migliaia di pellegrini che si sono recati a Roma in questa settimana di Pasqua per vivere il «Giubileo della speranza» vi è anche un gruppo della parrocchia di Castel San Pietro accompagnato dal parroco don Fiorenzo Maritan. Una trentina i partecipanti partiti dal Ticino lunedì mattina, entusiasti di poter vivere questi giorni di grazia. Ma non ancora arrivato nella città eterna, il gruppo è stato raggiunto dalla notizia della morte di Papa Francesco: «Abbiamo appreso la triste notizia mentre eravamo in viaggio all’altezza di Firenze – ci raccontano i pellegrini incontrati a Roma –. Sul pullman è calato il silenzio e tanta tristezza. È stato un momento toccante, siamo rimasti tutti molto colpiti e abbiamo iniziato a pregare. Ce lo ricorderemo per sempre».

«È come se fosse morto un familiare – commenta don Fiorenzo – la notizia ci ha tolto il fiato. È stata una figura carismatica che lascerà nella Chiesa un’eredità difficile da gestire».
Ma cosa vi ha lasciato Papa Francesco? chiediamo ai pellegrini. «Era una persona vicina a tutti, mi ha lasciato il desiderio di seminare il bene», dice una partecipante. «Ha stravolto tante cose nella Chiesa, era umile e vicino a tutti, propenso ad aiutare gli ultimi. Sarebbe bello che il bene che ha seminato toccasse anche i potenti della terra che continuano a fare le guerre. Perché solo così il suo pontificato non sarà vano».
«Ha iniziato un cambiamento, speriamo che non termini qui», commenta un altro pellegrino. «Questo Papa ha portato tanto bene, ha saputo toccare il cuore di tutti indistintamente», confida una signora.
«Mi sono iscritta al pellegrinaggio perché nel programma c’era l’udienza con il Papa; ci tenevo tanto a incontrarlo e ora voglio portargli l’ultimo saluto per ringraziarlo. Ieri – continua un’altra partecipante – siamo andati nella basilica di Santa Maria Maggiore dove verrà tumulato. Mi ha colpito anche solo vedere le assi di legno pronte ad accogliere le sue spoglie».

