Le famiglie si prendano cura degli ultimi
La seconda giornata del 24.esimo viaggio apostolico di Papa Francesco, a Dublino per il IX Incontro mondiale delle famiglie, si è inaugurata a Knock, villaggio nella contea irlandese di Mayo, famoso in tutto il mondo per la presenza del Santuario. Nella Cappella delle Apparizioni, il Pontefice si è raccolto in preghiera, prima di offrire un Rosario d’oro alla Vergine, consapevole di quanto sia importante in Irlanda “la tradizione del Rosario familiare”. A Maria, che “conosce le gioie e le fatiche che si sperimentano in ogni casa”, Papa Bergoglio ha affidato “tutte le famiglie del mondo”, affinché “siano sostenute nel loro impegno di diffondere il Regno di Cristo e di prendersi cura degli ultimi”.
“Nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza o che sono stati allontanati dalle mamme, e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi”. Anche nel Santuario di Knock, prima della recita mariana dell’Angelus, Papa Francesco torna a parlare della “piaga aperta” degli abusi commessi su minori da “membri della Chiesa in Irlanda”. Dobbiamo “essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia”, prosegue il Pontificie, “imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio” e confermo il “risoluto proposito” di “non permettere mai più che queste situazioni accadano”. Papa Bergoglio chiede alla Vergine di intercedere per i “sopravvissuti” e perché tutti possano “procedere sempre con giustizia e riparare” a “tanta violenza”.
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