Il corpo di Papa Francesco, deceduto questa mattina alle 7.35, sarà portato nella cappella di Casa Santa Marta, dove avverrà la constatazione della morte secondo quanto previsto dal nuovo Ordo exsequiarum Romani Pontificis, la cui edizione aggiornata è stata approvata da Francesco il 29 aprile 2024. Tutto ciò dovrebbe avvenire verosimilmente in serata, quando, contestualmente alla certificazione della morte, saranno diffuse anche le attestazioni mediche. In base al nuovo rito, infatti, la constatazione della morte del Sommo Pontefice non avverrà più nella camera papale ma nella cappella. Successivamente, il corpo sarà deposto immediatamente nella bara e sarà esposto alla venerazione dei fedeli già all’interno della bara aperta. Non sono più previste le tre tradizionali bare di cipresso, piombo e rovere. L’ultima edizione dell’Ordo exsequiarum Romani Pontificis era stata approvata nel 1998 da san Giovanni Paolo II e pubblicata nel 2000.
Funerali con rito semplificato
Dopo la constatazione della morte del Papa, la salma viene trasportata nella Cappella Sistina accompagnata da una lunga processione costituita da cardinali e altre figure importanti del Vaticano. Qui viene imbalsamata e vestita con i paramenti pontifici (la mitria bianca, la casula rossa, il pallio di lana bianca con croci nere). Il giorno seguente il feretro viene spostato appositamente nella basilica di San Pietro dove per tre giorni viene esposto per dare ai fedeli la possibilità di un ultimo saluto. Le esequie in suffragio del Papa si chiamano Novendiali, da novem dies, che significa nove giorni a cui segue il funerale papale, la Missa poenitentialis, celebrata in San Pietro alla presenza delle delegazioni di Stato di tutto il mondo.
Bergoglio ha introdotto nuove regole per l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche riguardo ai funerali del Sommo Pontefice. I funerali papali si articolano tradizionalmente in tre fasi principali, chiamate "stazioni": la prima riguarda la constatazione della morte, la seconda l’esposizione del corpo e la terza la sepoltura. La constatazione della morte non avverrà più nella camera privata del Papa, ma direttamente nella sua cappella personale. Il corpo del Pontefice sarà deposto in una sola bara, composta di legno e zinco, e sarà esposto ai fedeli all’interno di questa, aperta sulla parte superiore. Non ci sarà più dunque l'esposizione del corpo senza bara, adagiato su una portantina rialzata e viene cancellato il passaggio in tre bare diverse di materiali differenti, come avveniva in passato.
La sepoltura potrà avvenire in luoghi diversi dalla Basilica di San Pietro. Papa Francesco, ad esempio, ha espresso il desiderio di essere tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, vicina alla stazione Termini di Roma, invece che in Vaticano.
Nuovi titoli papali e testi liturgici aggiornati
Bergoglio ha chiesto di modificare anche i titoli con cui si fa riferimento al Pontefice durante i funerali, optando per un linguaggio più diretto e accessibile. Espressioni solenni come "Sommo Pontefice della Chiesa Universale" o "Sovrano dello Stato della Città del Vaticano" lasceranno spazio a termini più essenziali come "Papa", "Pastor" o "Pontifex Romanus", per dare una visione meno istituzionale e più spirituale del ruolo papale.
Saranno aggiornati anche i testi delle preghiere. Alcuni sono stati abbreviati e tradotti in modo più accurato dal latino, con l’eliminazione di indicazioni rigide. Nella scelta delle musiche ci sarà una maggiore libertà. Anche le messe celebrate nei giorni che seguono la morte del Papa sono state rese più snelle: i formulari delle preghiere da utilizzare sono stati ridotti, infatti le opzioni disponibili passano da quattro a tre, facilitando l’organizzazione dei riti liturgici.