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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (6 ottobre 2025)
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  • L’umanità nell’era dell’IA: dialogo tra filosofia e teologia a Lugano

    di Markus Krienke

    L’Intelligenza Artificiale (IA) non è solo una tecnologia: è uno specchio che rivela i vuoti del mondo contemporaneo: l’individualismo narcisistico, la crisi dei valori umani e la tentazione di sostituire relazioni reali con dispositivi di organizzazione e controllo. Per questo il compito urgente è ricomprendere l’immagine dell’umano, non come somma di dati o performance computazionale. Ecco il motivo per cui interrogare filosofia e teologia, specialmente in momenti di grande trasformazione ed accelerazione come il nostro presente. Con una tecnologia così capace di incidere sulla realtà e di cambiare l’«ecologia umana», ci siamo assunti, come società e come umanità, una responsabilità immensa. Ne siamo consapevoli? Nell’«infosfera», cioè nella società trasformata dalle tecnologie digitali, la mediazione tecnologica rischia di appiattire l’esperienza: l’«altro» arretra di fronte ad un «io» che si crede sempre più protagonista del suo mondo. Del «suo», appunto, che spesso risulta senza impegno, senza responsabilità, senza creatività. A quanto pare, abbiamo bisogno della relazione all’altro per essere «noi stessi». Per questo, l’idea del «dataismo» - cioè che tutto sia riducibile a flussi informazionali significativi di per sé - è un «falso rimedio», come si potrebbe dire con le parole della prima enciclica sociale, la «Rerum novarum». Esso non genera senso, perché il significato non nasce nell’astrazione dei bit ma nel rapporto alla realtà e agli altri - specialmente a Dio di cui, come ricorda Leone XIV, «sarà molto difficile scoprire la presenza nell’IA». Di qui l’insufficienza di definire la dignità come semplice tutela dei dati: l’umano eccede, infatti, ogni rappresentazione informazionale.

    Andare, dunque, alla scoperta dell’umano nell’«infosfera», è il compito del «colloquio philo-tech» della Cattedra Rosmini (FTL, USI), in programma a Lugano, alla Facoltà di teologia, il 10 e 11 ottobre, sempre dalle 9. Grazie ad esperti la riflessione sulla sfida delle nuove tecnologie toccherà 5 temi: «tecnologIA», «filosofIA», «fantasIA», «democrazIA» e «teologIA». Le giornate sono introdotte dalle visioni lungimiranti di Antonello Barone (ideatore del Festival del Sarà, Termoli) e Claudio Novelli (Univ. di Yale).

    Iscrizioni a: laura.cianciarelli@usi.ch.

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