Tra un mese, il 27 aprile in occasione del giubileo degli adolescenti, Carlo Acutis (1991-2006) diventerà santo. Nel frattempo nel web c’è chi ha messo in vendita alcune reliquie attribuite al beato. In particolare, un annuncio “ex capillis con certificato” nei giorni scorsi ha raggiunto all’asta un valore di 2.110 euro, con 17 offerte. La notizia arriva dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino, che ieri, appresa e accertata la compravendita di reliquie, ha immediatamente chiamato la Polizia per sporgere denuncia contro ignoti. Sul caso sta indagando la Procura di Perugia.
Al momento, l’annuncio che offriva all’asta i capelli di Carlo Acutis non si trova più online. «Ne abbiamo chiesto il sequestro», commenta Sorrentino, come si apprende dal quotidiano Avvenire. Il presule assicura che nessuna reliquia è stata mai affidata a privati e che, per ora, a causa dell’anonimato di chi ha avviato le aste online (sui siti compaiono solo alcuni nickname), nessun nome può essere iscritto nel registro degli indagati. «Non sappiamo se le reliquie siano vere o false – aggiunge il vescovo – ma se fosse anche tutto inventato, se ci fosse l’inganno, saremmo in presenza, oltre che di una truffa, anche di una ingiuria al sentimento religioso».
Dopo le verifiche di ieri, il vescovo ha fatto sapere che le reliquie all’asta non appartenevano solo a Carlo Acutis, ma anche ad altri santi legati all’Umbria. Si tratta, come ha spiegato il presule di un mercato di questi oggetti con tanto di listino prezzi. “Una cosa impossibile da accettare”, ha commentato il vescovo. Nella vendita online erano comunque le reliquie del giovane Acutis le più richieste.
Ricordiamo infine che il corpo del giovane Carlo Acutis fu donato dalla famiglia alla diocesi di Assisi oltre quindici anni fa. La dura reazione della Chiesa si fonda sulla severità con cui la Chiesa oggi proibisce il commercio delle reliquie, vietato dal canone 1190 del Codice di diritto canonico. Nel dicembre 2017, poi, la Congregazione delle cause dei santi, con l’Istruzione dal titolo «Le reliquie nella Chiesa», ha introdotto nuove regole per la custodia, il trasporto e l’autentificazione delle reliquie che ribadiscono come siano «assolutamente proibiti il commercio e la vendita delle reliquie, nonché la loro esposizione in luoghi profani o non autorizzati». Anche online.
fonte: avvenire/red
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