Doppio annuncio oggi in Vaticano: l’uscita del tema della prossima giornata mondiale della pace che si celebra ogni anno il primo gennaio e l’annuncio della prima pubblicazione curata dalla LEV di papa Leone XIV: una raccolta di testi del Pontefice.
Il libro
Il primato di Dio, la comunione nella Chiesa, la ricerca della pace: sono i temi che stanno caratterizzando il magistero di Papa Leone. “Priorità”, recita un comunicato della Libreria Editrice Vaticana, che emergono dalla lettura del volume “E pace sia! Parole alla Chiesa e al mondo” da domani in libreria. Il libro, di 160 pagine e dal costo di 15 euro, è al momento disponibile in italiano, inglese e spagnolo.
Al suo primo affacciarsi davanti al mondo intero, l'8 maggio 2025 nella memoria liturgica dei martiri di Algeria, Leone XIV ha rivolto a tutti l’auspicio di una pace “disarmata e disarmante”. Parole che hanno richiamato quelle contenute nel testamento del priore di Tibhirine, Christian de Chergé, ucciso in odio alla fede insieme ai suoi compagni, beatificati poi nel 2018.
Negli interventi del Pontefice emerge chiaro il primato di Dio per chiunque nella Chiesa e in particolare per chi ha un’autorità, l’invito è quello di “sparire perché rimanga Cristo, farsi piccolo perché Lui sia conosciuto e glorificato”. Ha confidato poi il suo grande desiderio: “una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato”. Gli innumerevoli appelli del Papa alla riconciliazione non si rivolgono solo alla politica, ma al cuore di ogni persona: “La pace comincia da ognuno di noi: dal modo in cui guardiamo gli altri, ascoltiamo gli altri, parliamo degli altri”.
Il tema della Giornata mondiale della pace
Il messaggio di Leone XIV per la prossima giornata mondiale della pace dal titolo “La pace sia con voi”, riferisce il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, invita "a rifiutare la logica della violenza e della guerra" per una scelta "disarmata e disarmante" capace di "sciogliere i conflitti, aprire i cuori e generare fiducia, empatia e speranza": non basta invocarla, "bisogna incarnarla in uno stile di vita che rifiuti ogni forma di violenza, visibile o strutturale".
fonte: vaticannews