Le autorità svizzere erano rappresentate dal Consigliere Federale Ignazio Cassis (che nei giorni scorsi ha anche incontrato il Papa), dalla Presidente del Consiglio Nazionale, Marina Carobbio, dal Presidente del Consiglio degli Stati Jean-René Fournier, da numerosi parlamentari federali e cantonali e dall'Ambasciatore Svizzero presso la Santa Sede, Denis Knobel.
La Chiesa in Svizzera è stata rappresentata dal Presidente della Conferenza dei Vescovi, S. E. Mons. Félix Gmür, presenti evidentemente anche il vescovo di Lugano mons. Lazzeri e il vescovo emerito Grampa, essendo il Ticino quest'anno il Cantone ospite al giuramento. La delegazione ufficiale del canton Ticino era composta dal governo cantonale, guidato dal Presidente Christian Vitta. L'Esercito Svizzero invece è stato rappresentato dal Comandante di Corpo Philippe Rebord, Capo dell'Esercito e da numerosi ufficiali.
La Messa all'altare della Cattedra di San Pietro
Nella mattinata del 6 maggio una solenne celebrazione all'altare della Cattedra di San Pietro tra l'altro animata dal coro della Turrita di Bellinzona ha dato inizio all'ultima giornata di questo memorabile evento per i giovani che hanno giurato, i loro parenti e amici, i tanti pellegrini ticinesi, i vertici civili, politici e religiosi svizzeri e del Cantone che si sono stretti attorno al Corpo della Guardia Svizzera Pontificia.[caption id="attachment_36553" align="alignright" width="600"] La delegazione ufficiale ticinese.[/caption]Le guardie hanno incontrato il Papa nella giornata del 4 maggio, prima che il Pontefice partisse per il viaggio in Bulgaria e Macedonia.
La data del giuramento: perché il 6 maggio
Il giuramento delle nuove reclute del Corpo delle Guardie Svizzere Pontificie avviene ogni anno il 6 maggio in occasione della commemorazione dell’eroica morte dei 147 soldati elvetici caduti in difesa del Papa Clemente VII nel Sacco di Roma del 1527.(red)