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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
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  • L’atelier in Madagascar fatto dai compianti Edda e Marzio Frigerio di Chiasso

    L’atelier in Madagascar fatto dai compianti Edda e Marzio Frigerio di Chiasso

    «La situazione in Madagascar sta andando di male in peggio. Tutto sta diventando difficile e il costo della vita sta aumentando», ci dice Safidy Ralaivao, che dalla scomparsa di Edda e Marzio Frigerio (rispettivamente nel 2020 e nel 2022) è responsabile del «Foyer del’Orphélinat», l’atelier di cucito e taglio che i coniugi di Chiasso hanno promosso e sostenuto a Fianarantsoa. «Il governo malgascio non ha una soluzione alla povertà della popolazione. Ci sono interruzioni di corrente ogni giorno. I prezzi dei beni di prima necessità aumentano, il riso e il carbone scarseggiano sempre di più e non tutti possono permettersi di comprare il gas. Per nostra fortuna, a Fianarantsoa, va meglio rispetto che nella capitale». In questa situazione di incertezza all’atelier si continua a lavorare. «In 15 anni di attività siamo riuscite a farci un nome. Lavoriamo 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì. Facciamo però gli straordinari per essere puntuali, perché per noi è molto importante riuscire a rispettare le date concordate con i nostri clienti». L’atelier è stato creato per giovani in gran parte provenienti da famiglie poverissime o da situazioni difficili. Qui hanno l’opportunità di formarsi e di avere un lavoro sicuro. Le ragazze possono contare anche su un asilo nido che accoglie e si prende cura dei bambini delle lavoratrici. Le operaie sono esse stesse proprietarie dell’atelier: è stata infatti costituita la cooperativa «Eclair». Con il contratto d’assunzione si riceve una quota di partecipazione. Nel 2021 è stato inaugurato un nuovo stabile, più ampio, che offre 120 posti di lavoro. «Una volta eravamo tutte giovanissime, ora abbiamo famiglia. Quando le persone sono davvero in difficoltà, si impegnano nel lavoro. Anche nelle apprendiste si nota la volontà di imparare. È anche per loro che stiamo facendo del nostro meglio per mantenere l’atelier, per farlo funzionare, ma soprattutto è un’eredità che Edda e Marzio ci hanno lasciato per guadagnarci da vivere. È una grande sfida, ma ce la faremo insieme. Naturalmente, non saremmo dove siamo oggi senza l’aiuto dell’associazione ARFAM che è intervenuta anche per salvare la vita di diverse nostre figlie che hanno avuto gravi malattie e tumori. Il costo delle cure qui è davvero molto alto. Non c’è assicurazione sanitaria o altro sostegno finanziario qui, e ARFAM è sempre stata lì per aiutarle». ARFAM è l’associazione creata in Ticino nel 1998 per raccogliere fondi allo scopo di aiutare orfani e persone in difficoltà nella regione di Fianarantsoa, dove storicamente l’associazione ha sostenuto l’orfanotrofio cattolico assumendo poi buona parte dei costi per la creazione di una scuola di apprendisti e per la creazione di un atelier di sartoria. «Attualmente continuiamo a provvedere alle necessità dell’atelier e delle persone che vi lavorano: il Madagascar è uno dei paesi più poveri del mondo, il 49% della popolazione vive in condizioni di estrema povertà», ci dice il presidente Marco Frigerio. Senza questo sostegno, pur con l’impegno delle operaie nel portare avanti l’atelier, difficilmente riuscirebbero a sopravvivere.

    Per sostenere l’associazione: UBS Lugano, ARFAM Associazione per la raccolta dei fondi Ambalakilonga Madagascar, Chiasso - IBAN CH66 0023 6236 3089 68M1E

    Altre info: https://www.arfam.ch/

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