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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (4 settembre 2025)
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  • Leone XIV tra i pellegrini riuniti in piazza San Pietro per l'udienza generale COMMENTO

    Leone XIV: catechesi che parlano al cuore

    L’8 luglio 2025 sono trascorsi due mesi dall’elezione di Prevost,  pochissimi per trarre bilanci, anche se qualche accento particolare c’è. Tra questi, quello  più popolare, riguarda le udienze generali del mercoledì. Il Papa sta affrontando un ciclo sulle guarigioni di Gesù come segno di speranza. L’approccio è radicato nel Vangelo ma con un taglio molto esistenziale.  «Una malattia molto diffusa nel nostro tempo è la fatica di vivere: la realtà ci sembra troppo complessa, pesante, difficile da affrontare», ma l’esistenza «va affrontata e insieme con Gesù possiamo farlo bene». È un incoraggiamento ad avere fede nella potenza di Cristo e nella motivazione che Cristo può essere nella vita quotidiana quello di Leone XIV nella catechesi pronunciata il 25 giugno, ultima udienza generale prima della pausa estiva. Davanti alle stanchezze della vita Leone si sofferma su due episodi del Vangelo di Marco per mostrare come, entrando in relazione con Gesù e conoscendolo a fondo, si può trarre «una forza» che guarisce dalle ferite più profonde, sconvolge le situazioni più difficili e perfino risveglia le anime spente.  Ma che impatto hanno queste parole sulla gente? Per curiosità ne abbiamo fatto una veloce condivisione in chat.  Abbiamo raccolto brevi reazioni di credenti e non credenti. Due le osservazioni principali: piace il fondamento evangelico  delle riflessioni del Papa come è apprezzata la  capacità di dare voce alle domande esistenziali, sia di credenti sia di chi si dice lontano, poi colpisce il ritorno al Vangelo per intessere una risposta, come se tra Vangelo e cuore umano ci fosse un gioco di specchi. Il cuore dell’uomo, alla fine, non è fatto per Dio?

    (CV)

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