«Il modo e il calore con i quali ci hanno accolti, soprattutto i bambini: sono queste le prime cose che mi hanno colpito nella mia esperienza missionaria nel nord dell’Angola, a M’banza Congo, al confine con la Repubblica Democratica del Congo», così ci dice Celine, che da fine luglio a metà agosto ha partecipato al campo della Conferenza missionaria della Svizzera italiana (CMSI), con altre tre ticinesi ed un gruppo di italiani, ospiti delle Suore Missionarie del Verbo Incarnato e dei Frati Cappuccini. Celine ne ha parlato durante una serata a Verscio lo scorso fine settimana, alla quale hanno partecipato una cinquantina di persone. «Chi ha donato e ci ha aiutato per questo campo missionario ha espresso il desiderio di conoscere la nostra esperienza».
Al gruppo partito per l’Angola è stato chiesto di collaborare nell’animazione del campo estivo per i quasi 100 bambini e ragazzi del Centro Frei Zulianello, che accoglie minori provenienti da situazioni drammatiche, accusati di stregoneria e rifiutati, o di estrema povertà che spinge i genitori ad abbandonarli nella convinzione di garantire loro un futuro migliore. «Quando arrivi, loro ti corrono incontro, ti abbracciano, è come se ti scegliessero. Ti mostrano fieri la loro casa, tutto quello che hanno, che a volte è solo un letto con un materasso su cui dormire. Questo fa riflettere. Mi ha colpito anche la molta solidarietà che c’è fra di loro. Ogni giorno questi bambini mi hanno insegnato qualcosa». Celine fa la volontaria anche in Ticino, ma attraverso questa nuova esperienza ha voluto allargare i suoi orizzonti. «Questa opportunità mi permette di portare un po’ di Angola anche in Ticino e di far capire che c’è anche un altro mondo oltre al nostro, dove non c’è nulla di scontato. Il mio desiderio era anche quello di dare una mano, nel mio piccolo». Celine, 21 anni, si sta formando per diventare fisioterapista e ha potuto dispensare qualche consiglio per alleviare un po’ le difficoltà di alcuni di loro. Celine conosceva solo una persona del gruppo di volontari con il quale ha vissuto questa esperienza. «Tra di noi si è formato un bell’affiatamento. Nei momenti in cui non eravamo con i bambini ci confrontavamo e riflettevamo sul senso del nostro essere lì». (KG)
Un centinaio di persone, il 15 dicembre, hanno fatto un percorso dal sagrato della chiesa di S. Rocco fino alla chiesa di S. Giorgio, dove si è potuto ammirare, in una grotta, la rappresentazione vivente della Natività.
Raccolti CHF 26'500 a sostegno delle persone in difficoltà in Ticino. I fondi saranno destinati a due realtà locali che incarnano i valori di solidarietà ed assistenza: alla Lega Cancro Ticino (in aiuto ai bambini) ed alla Fondazione Francesco (di fra Martino Dotta)
Oggi, mercoledì 18 dicembre, alle 20.30, padre Francesco Patton ofm, sarà in Ticino per un incontro dal titolo "Il coraggio della pace. Riflessioni su dialogo, riconciliazione e speranza (quando tutto sembra perduto)". Modera Andrea Fazioli