Lo scorso fine settimana, una sessantina di ragazzi provenienti da diverse parrocchie (Cadro e Davesco-Soragno, Gordola, Locarno, Losone, Valle Maggia e Mendrisio) e sotto il progetto "oratorio condiviso" di Pastorale Giovanile, si è riunito a Sedrun per un’esperienza intensa di fede, speranza e carità. Guidati dall’esempio luminoso del Beato Carlo Acutis, hanno vissuto giorni di condivisione, riflessione e amicizia, scoprendo come la santità possa essere un cammino concreto nella vita di tutti i giorni.
Attraverso momenti di preghiera, adorazione e catechesi, i ragazzi hanno potuto approfondire il loro rapporto con Dio. Carlo Acutis, con la sua vita dedicata all’Eucaristia e alla preghiera, ci ha mostrato come la fede non sia qualcosa di distante, ma una realtà viva e accessibile a tutti.
In un mondo spesso segnato dall’incertezza, abbiamo riflettuto sulla speranza cristiana come motore che spinge avanti. Le testimonianze e le attività hanno aiutato i ragazzi a riconoscere i segni della speranza nella loro vita quotidiana, ispirati dal sorriso e dalla fiducia di Carlo Acutis anche nei momenti difficili.
Il fine settimana è stato anche un’occasione per vivere la carità in modo pratico, attraverso gesti di servizio e attenzione reciproca. Carlo ci ha insegnato che “tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”: abbiamo quindi cercato di scoprire e mettere a frutto i nostri doni per il bene degli altri.
Con il cuore colmo di gratitudine, torniamo a casa con la consapevolezza che la santità è una chiamata per tutti, giovani compresi. Come Carlo Acutis, vogliamo essere “connessi” con Dio, portando fede, speranza e carità nel nostro quotidiano.
don Carlo Vassalli, don Davide Droghini, Valentina Anzini
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