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Parola del giorno rito Romano | Ambrosiano (19 dicembre 2024)
Catt
  • Ore felici? Happy Hour e bisogno di incontro, per raccontarsi e ascoltarsi
    COMMENTO

    Ore felici? Happy Hour e bisogno di incontro, per raccontarsi e ascoltarsi

    “Lugano? Una città da Happy Hour!” spiega Jack, gestore di un bar del centro di  Lugano. Ma cos’è in effetti l’Happy Hour? Letteralmente significa “ora felice” e indica una sorta di aperitivo, tra le 18 e le 20, a base di bevande alcoliche e non, stuzzichini, musica e amicizia. Passeggiando tra le vie di Lugano in alcune serate primaverili (specialmente il giovedì, il venerdì e il sabato sera) ci si imbatte in molti locali che organizzano questi momenti, davvero propizi per ritrovarsi in amicizia dopo le fatiche della giornata. “Sono soprattutto i professionisti, giovani e… di mezz’età a frequentare questi momenti. Occasioni preziose di aggregazione, segno del bisogno di trovarsi nel poco tempo libero che resta tra gli impegni professionali e familiari” ricorda Jack. Dopo le restrizioni dovute al COVID19, si è ripresentato ancora più pressante il desiderio di condividere del tempo con i propri amici, magari raccontandosi le fatiche della giornata o immaginando qualche progetto o sogno futuro. A Lugano, soprattutto nelle vie più centrali, sono sempre più i bar e i ristoranti che organizzano aperitivi ed happy hour. Il fenomeno commerciale è segno di un’esigenza di amicizia e di spensieratezza. In fondo, essere amici significa poter condividere momenti difficili ma anche lieti. Il bisogno di incontro, per raccontarsi e ascoltarsi, è un invito provocatorio anche per la pastorale ecclesiale. Il mondo contemporaneo sta cercando luoghi di incontro, prima ancora che di culto. E forse, come membri della Chiesa, si può cogliere l’invito a rendere i momenti di culto e di preghiera di ancora maggiore incontro. Scherzando, Jack ricorda: “A essere sinceri, più che felici, i nostri aperitivi rendono un po’ allegri e spensierati. Per la felicità… pensateci voi!” Un provocatorio messaggio che  viene rivolto alla comunità parrocchiale. Un vero… invito a tavola! di Emanuele di Marco

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