Bombardamento in Ucraina
Dopo gli attacchi contro un ospedale a Kiyv e una scuola nella Striscia, con decine di morti e feriti tra i civili, il Papa ha espresso in un comunicato “profondo turbamento” per la spirale di violenza in aumento e l’auspicio per “percorsi concreti che mettano termine ai conflitti in corso”
Sangue che chiazza calcinacci fumanti, urla di gente che scappa via, lo sgomento di chi deve addentrarsi nell’inferno tra cadaveri e feriti. Sequenze tremende, pubblicate a singhiozzo sui media internazionali nella solita galleria dell’orrore e del dolore che accompagna la cronaca ormai da troppo tempo. Ma rese ancor più orrende dal fatto che i missili stavolta hanno sventrato due luoghi - un ospedale e una scuola - che a ogni latitudine dovrebbero rimanere al di fuori di ogni bersaglio di tipo bellico.
Non è avvenuto purtroppo né in Ucraina, né a Gaza. E questo ha suscitato, tra le condanne del mondo, anche il “profondo turbamento” di Francesco. In un messaggio diffuso in mattinata dalla Sala Stampa vaticana si riferisce del “grave dolore” col quale il Papa ha appreso degli attacchi contro due centri medici a Kyiv, tra cui il più grande ospedale pediatrico ucraino, nonché contro una scuola nella Striscia. Un messaggio che fa eco alle dozzine di suoi appelli lanciati negli ultimi mesi e che conclude esprimendo “vicinanza alle vittime e ai feriti innocenti” assieme alla preghiera “che si possano presto identificare percorsi concreti che mettano termine ai conflitti in corso”.
Le vittime nei due ospedali della capitale ucraina fanno parte del bilancio di una delle giornate più sanguinose patite dal Paese in 860 giorni di guerra, con almeno 37 morti e 170 feriti tra Kyiv e altre città. A Gaza gli attacchi hanno colpito la scuola della Sacra Famiglia ma anche un secondo istituto a Nouseirat che ospitava sfollati, con 16 morti e una cinquantina di feriti. Due stragi senza giustificazione, al di là della propaganda, che fanno rimbombare le tante parole di Francesco sulla follia della guerra e sull’urgenza che tutto questo finisca.
Vaticanmedia/red
All'udienza generale, Francesco inaugura un nuovo ciclo di catechesi per il Giubileo, dal titolo “Gesù Cristo nostra speranza"
Il libro «Life, la mia storia nella storia» arriverà in versione cinematografica. Il Papa ringrazia definendo il cinema «una forma di poesia».
Come con il suo rappresentante in Ucraina, Francesco invia una lettera al nunzio nella Federazione russa per i mille giorni del conflitto. “La sofferenza degli innocenti è denuncia potente contro ogni forma di violenza”, afferma il Pontefice, incoraggiando “a rinnovati sforzi diplomatici per fermare la progressione del confitto”.