Alla fine di agosto 42 rappresentanti delle Chiese locali europee si incontreranno per uno scambio importante. La base di lavoro del seminario di tre giorni a Linz è il documento di lavoro (“Instrumentum laboris”) preparato dalla Segreteria del Sinodo Romano per l'Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi. Dalla Svizzera parteciperanno Felix Gmür, presidente della Conferenza episcopale svizzera, Helena Jeppesen-Spuhler - già rappresentante alla prima fase del Sinodo, a Roma, l'ottobre scorso - e Claire Jonard. Ne dà notizia kath.ch.
L'incontro vuole favorire il confronto in vista di ottobre, come spiegato, in dialogo con il giornale Kathpress, dalla prof.ssa Klara Csiszar, che ha partecipato al Sinodo mondiale, nella sua prima fase, come teologa esperta e ora fa anche parte del comitato organizzatore del workshop di agosto: “All'incontro di Linz si lavorerà in piccoli gruppi. Per noi è importante che emerga la diversità percepita sui temi della fede in Europa e che possa diventare visibile, Che messaggio ha questa diversità per la Chiesa in Europa, cosa significa per le nostre Chiese locali, che voce risuona dalla Chiesa in Europa nella sinfonia della Chiesa universale? Questi sono stati gli aspetti importanti della riunione di Linz".
Il workshop si aprirà il 29 agosto con un impulso spirituale dato dal noto teologo, sociologo e scrittore ceco Tomas Halik (Praga). Si tratterà poi di toccare nella riflessione le tre sezioni principali dello strumento di lavoro per l'assemblea sinodale: “Rapporti”, “Percorsi” e “Luoghi”.
“La reciprocità tra locale, regionale e universale dovrebbe poter così essere espressa al meglio”, afferma Csiszar. Il principio guida sarà il metodo della “conversazione nello spirito” – noto anche come “circolo di ascolto” – come è stato già praticato durante l’ultima riunione sinodale nelle tavole rotonde nell’aula sinodale vaticana. Le lingue di lavoro all'incontro saranno tedesco, inglese, francese e italiano con traduzione simultanea.
kath.ch/adattamento red
Anche quest’anno il costo della vita in Svizzera è aumentato. Per le famiglie con risorse economiche limitate, tale incremento rappresenta una seria minaccia alla loro esistenza. Lo afferma Caritas Svizzera in un comunicato.
Anche bambini di Origlio/Ponte Capriasca tra i tre gruppi di altrettante regioni linguistiche accolti dalla Presidente del Consiglio Nazionale Maja Riniker.
Le proposte, al concorso indetto ogni anno dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, possono essere inoltrare fino al 15 gennaio.