Al buio sento le lacrime
scivolare, solcare
il mio viso stanco
ti vorrei abbracciare
ti vorrei baciare.
Sarà un Natale
strano senza di te
la neve forse cadrà
copiosa e ogni fiocco
diverso nella forma
l’uno dall’altro
mi farà sentire
più freddo, come il mio cuore
in assenza di te
che non so dove
potrò scaldare
dentro di me, dentro di te.
Ti sento alitarmi sul collo
ti sento ma non ti vedo
con tanta voglia di gridare
di esasperare il mio tormento.
Mentre il tocco delle campane
mi dice che è mezzanotte
che nulla vale
tanto quanto la tua persona
dolce, soave
che più non mi appartiene
che più non posso accarezzare.
Ti vorrei scaldare
anche un attimo soltanto
ti vorrei stringere forte forte
darti conforto, farti sentire donna.
E domani un manto bianco
mi farà ricordare
quando bambino
correvo contento e gioioso
nella luce bianca
e nel candore dell’inverno.
E ancora non conoscevo te.
"se questo bambino è Dio, allora la nostra umana realtà è tutta sacra". Il messaggio natalizio e gli auguri del Vescovo, mons. Alain de Raemy, Amministratore Apostolico della Diocesi di Lugano.
Il direttore, Stefano Frisoli, nell'editoriale: "L’augurio per queste Natale è che guardando a questo evento si possa nuovamente essere gesti di “cura”, nelle nostre relazioni di prossimità e nelle nostre relazioni comunitarie, per aprire un tempo nuovo, un tempo del possibile, un tempo di speranza".
Intervista a Madre Angelini, benedettina e assistente spirituale al recente Sinodo, sul senso della nascita di Cristo.