La direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell ha concluso ieri, 26 maggio, una visita di tre giorni a Roma, dove ha incontrato Papa Francesco e si è unita a migliaia di bambini in occasione della prima Giornata mondiale dei bambini - a cui ha partecipato anche un gruppo dal Ticino - organizzata dal Vaticano per contribuire a incoraggiare un'azione globale a favore di milioni di bambini colpiti da povertà, conflitti e crisi climatiche.
"Non è facile essere un bambino nel mondo di oggi. Centinaia di milioni di bambini continuano a vedersi strappare la vita da guerre e violenze, da povertà e disuguaglianze e dall'impatto dei cambiamenti climatici, come siccità, incendi, tempeste più forti e inquinamento", ha dichiarato Russell. "Papa Francesco ha messo in guardia da una globalizzazione dell’indifferenza. Dobbiamo trasformare l'indifferenza e il disprezzo per i diritti e il benessere dei bambini in una globalizzazione di pace, gentilezza e cura per ogni bambino, ovunque".
Molti i temi evocati da Francesco: la denuncia della guerra, la situazione "ignobile" a Gaza, il terrorismo in Germania e Usa, l’antisemitismo, le persecuzioni religiose, il diritto all'aborto "inaccettabile", le insidie delle nuove tecnologie e la cancel culture.
All’udienza generale Francesco riflette “sulla piaga del lavoro minorile”, tuttora dilagante, e denuncia che in ogni parte della terra ci sono minori "sfruttati da un’economia che non rispetta la vita" e che così "brucia il più grande giacimento di speranza e di amore".
In un messaggio dal suo account X il Papa si dice vicino preghiera a chi “soffre a causa dei conflitti in atto”. Le celebrazioni nelle comunità cattoliche e ortodosse che seguono il calendario giuliano.