Il 15 e 16 giugno 2024, la Svizzera organizza sul Bürgenstock (Canton Nidvaldo) una conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina. Lo scopo dell’incontro a livello di capi di Stato e di Governo è quello di sviluppare una visione comune verso una pace giusta e duratura in Ucraina. Ciò dovrebbe costituire la base per un processo di pace. Tra gli invitati, come reso noto in queste ore, vi saranno anche due rappresentanti religiosi, del Vaticano e del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
La conferenza si baserà sulle discussioni svoltesi negli ultimi mesi, in particolare sulla formula di pace ucraina e su altre proposte di pace basate sulla Carta delle Nazioni Unite e sui principi fondamentali del diritto internazionale. L'obiettivo principale della conferenza è quello di ispirare un futuro processo di pace. A tal fine, la conferenza, come spiegato sul sito ufficiale della Confederazione, mira a: fornire una piattaforma di dialogo sui modi per raggiungere una pace globale, giusta e duratura per l'Ucraina, basata sul diritto internazionale e sulla Carta delle Nazioni Unite; promuovere una comprensione comune di un quadro normativo per raggiungere questo obiettivo; definire una roadmap per coinvolgere entrambe le parti in un futuro processo di pace.
"La partecipazione di un gran numero di Stati e i loro contributi alla discussione - sottolineano il Dipartimento federale per gli Affari esteri - saranno decisivi per raggiungere questi obiettivi. La Svizzera ha una lunga tradizione di promozione del dialogo. Per la Svizzera, lo scambio di diversi punti di vista è essenziale per intraprendere la strada della pace in Ucraina.
Per approfondire: https://www.eda.admin.ch/eda/it/dfae/dfae/aktuell/dossiers/konferenz-zum-frieden-ukraine.html
Anche quest’anno il costo della vita in Svizzera è aumentato. Per le famiglie con risorse economiche limitate, tale incremento rappresenta una seria minaccia alla loro esistenza. Lo afferma Caritas Svizzera in un comunicato.
Anche bambini di Origlio/Ponte Capriasca tra i tre gruppi di altrettante regioni linguistiche accolti dalla Presidente del Consiglio Nazionale Maja Riniker.
Le proposte, al concorso indetto ogni anno dalla Conferenza dei vescovi svizzeri, possono essere inoltrare fino al 15 gennaio.