La Diocesi di Como ha attivato in questi giorni un servizio davvero particolare per i suoi fedeli, ovvero un call center per chi ha bisogno di un esorcista.
Ad offrire questo servizio è la Segreteria dell’Équipe San Michele , costituita dal 2012. Si tratta di un gruppo di sacerdoti (ausiliari) e professionisti che coadiuvano gli esorcisti nel loro ministero.
Si legge proprio così sul sito della Diocesi di Como: "Ai fedeli che avvertono invece la necessità di rivolgersi a un esorcista, la Segreteria dell’Équipe San Michele offre un aiuto per trovare un ausiliare nelle vicinanze. Chiamando al numero 0039 031.3312.224 sarà possibile lasciare un messaggio alla Segreteria dell’Équipe San Michele. L’operatore richiamerà entro 48 ore, inviando il fedele che ne fa richiesta all’ausiliare dell’esorcista per un colloquio".
La diocesi spiega che questo servizio è "finalizzato a esortare i fedeli a intensificare la vita cristiana (preghiera, vita sacramentale, servizio a favore della comunità) e a discernere quei segni che potrebbero rivelare l’eventuale necessità dell’intervento di un esorcista".
Nella Diocesi di Como, gli esorcisti diocesani ricevono solo le persone inviate dagli ausiliari.
Spiega ancora la Diocesi di Como in una nota: "Liberare dal male e dal turbamento spirituale è un’alta forma di carità. L’esorcismo non è un rito magico, ma è un percorso, lungo, impegnativo, di forte e diretto coinvolgimento personale (motivo per cui quello telefonico è solo un primo contatto conoscitivo), che porta a ricostruire la vita cristiana, attraverso la preghiera, i sacramenti e le opere di carità, per ritessere la rete di relazione con Dio e con i fratelli".
Fonte: acistampa
Il Giubileo con il suo originale rimando biblico invita a riflettere sul tema della giustizia sociale. Con l’economista Stefano Zamagni affrontiamo le sfide globali e il pensiero della Chiesa a riguardo.
I due sacerdoti erano stati rapiti in Nigeria lo scorso 22 febbraio alle prime ore dell’alba da uomini armati che avevano assalito la canonica dove i due sacerdoti erano ospitati a Gweda-Mallam, nello Stato di Adamawa, nel Nord-Est della Nigeria.
Mentre il Paese attraversa ore difficili, giungono i primi allarmanti numeri sulle vittime dei conflitti armati in corso.